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DOTTRINA



                  Una risposta forte, “cardine” del contrasto alla strumentalizzazione delle
             attività economiche a fini mafiosi, con un unico obiettivo: “salvaguardare i valo-
             ri fondanti della democrazia” .
                                         (23)


             2. La “probabilità cruciale”
                  L’esercizio del pouvoir discrétionnaire da parte del Prefetto, poiché espressio-
             ne di una logica anticipatoria del contrasto alla criminalità organizzata, trove-
             rebbe fondamento in una mera prognosi fattuale dalla quale risulti, “secondo
             un giudizio probabilistico di elevata attendibilità, (…) più probabile che vi sia il
             pericolo di infiltrazione e meno probabile che tale pericolo non vi sia” .
                                                                                 (24)
                  Fondamento ma allo stesso tempo limite, in grado cioè di vincolare la
             decisione amministrativa alla necessaria presenza di un quadro indiziario speci-
             fico e concreto, sufficiente a collocare l’imprenditore su quella “pericolosa linea
             di confine tra legalità e illegalità” idonea a legittimare, in ultima analisi, l’adozio-
             ne di un provvedimento interdittivo. Ne deriva dunque che, in tema di preven-
             zione antimafia, si faccia indiscriminato ricorso al criterio - di origine civilistica
             - del più probabile che non: regola, garanzia, strumento di controllo .
                                                                         (25)
                  Per meglio tratteggiare la natura della cosiddetta “probabilità cruciale” ,
                                                                                      (26)
             risulta chiarificante porla in relazione con la regola causale costituita dal “behind
             any reasonable doubt”.
                  Infatti,  mentre  questa  imporrebbe  all’organo  giudicante  di  considerare
             un’ipotesi  valida  solo  allorquando  fosse  nettamente  preferibile  -  oltre  ogni
             ragionevole dubbio - a ogni alternativa astrattamente esistente, il criterio del
             “più probabile che non”, invece, permetterebbe di assumere - con ragionevole
             dubbio - l’esistenza del pericolo di infiltrazione mafiosa da elementi riconduci-
             bili all’ambito dell’evidence and inference .
                                                (27)
                  In altri termini: il Prefetto, nell’esercizio della discrezionalità amministra-
             tiva,  e  il  giudice,  nella  valutazione  della  legittimità  del  provvedimento,  sono
             chiamati  a  verificare  la  sussistenza  di  un  effettivo  pericolo  di  permeabilità
             mafiosa, sulla base di un’inferenza causale, connotata dalla natura indiziaria dei
             suoi presupposti.

             (23)  Consiglio di Stato, sent. n. 1553/2019, cit.
             (24)  Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche
                  straniere, audizione del Presidente del C.d.S. A. PAJNO, seduta 232, 14 novembre 2017.
             (25)  Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 1109, 8 marzo 2017, NOCCELLI.
             (26)  Come viene definita nella Circ. M.I.  n. 11001/119/20(8), 27 marzo 2018, Rilascio della docu-
                  mentazione antimafia. Ulteriori indirizzi applicativi.
             (27)  Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 3173, 28 giugno 2017, Massima redazionale.

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