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STALKING: CO-COSTRUZIONE DI UNA RELAZIONE?
1. Rifiutati: la vittima e lo stalker hanno avuto in passato una relazione sen-
timentale che si è conclusa e lo stalking inizia proprio in seguito all’interruzione
della relazione stessa, o nel momento in cui la vittima esprima la sua intenzione
di terminarla. Il loro obiettivo relazionale è quello di impedire alla vittima di
abbandonare la relazione; si tratta della tipologia di stalker maggiormente diffusa;
2. Ricercatori di intimità: questi stalker di solito vittimizzano persone che non
conoscono personalmente; indirizzano i loro sforzi nel tentativo di sviluppare
una relazione con una persona che li attrae, generalmente hanno poche relazio-
ni significative e conducono una vita piuttosto solitaria. La motivazione è per-
tanto quella di stabilire un rapporto intimo con la vittima;
3. Corteggiatori incompetenti: questi soggetti prendono solitamente di mira
persone con le quali hanno avuto un contatto casuale. Si tratta di persone inca-
paci di stabilire una relazione, che sono spesso anche incapaci di accettare un
rifiuto. Sovente mettono in atto condotte di stalking nei confronti di più vittime
e cercano un nuovo bersaglio ogniqualvolta non hanno successo con quello
precedente. Essi non sembrano avere la capacità di discriminare ciò che è
socialmente accettabile e ciò che non lo è, per cui al fine di stabilire una rela-
zione sentimentale attuano comportamenti impropri che costituiscono per loro
modalità legittime di corteggiamento;
4. Risentiti: si tratta di individui che hanno la percezione di aver subito un
torto o un’umiliazione da un altro soggetto o da un gruppo di persone, senten-
dosi, perciò, giustificati per il proprio comportamento. Talvolta la vittima è vista
come un simbolo delle persone che hanno tormentato e umiliato lo stalker in
passato e spesso viene scelta in maniera casuale. Il comportamento di stalking è
messo in atto con il preciso e deliberato intento di generare paura nella vittima;
5. Predatori: tra i più pericolosi, mettono in atto un’ampia gamma di com-
portamenti come “preparazione” a un’aggressione sessuale. Sembrano presen-
tare caratteristiche psicopatiche. Per questi soggetti tale “preparazione” (e quin-
di il comportamento di stalking) risulta gratificante anche a prescindere dall’ag-
gressione stessa; questo stalker, cioé, ricerca proprio la sensazione di avere il
totale dominio sulla vita della sua vittima.
4. Classificazione delle vittime
Esistono caratteristiche individuali che predispongono un soggetto ad
essere vittima di stalking? Nel già citato trattato di psichiatria forense, Fornari
sottolinea come la vittima, laddove non sia “casuale o simbolica”, spesso è
“anch’ella incapace di rispettare e far rispettare le regole, i tempi e i limiti propri
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