Page 93 - Rassegna 2019-1
P. 93

IL REATO DI OBSOLESCENZA PROGRAMMATA IN FRANCIA



             quale è diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commer-
             ciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori. Sono, in particolare,
             sleali le pratiche (anche pubblicitarie) ingannevoli o aggressive e in tale ottica si
             contemplano specificamente, tra l’altro, l’affermazione di essere firmatario di
             un codice di condotta senza esserlo e l’invito all’acquisto di prodotti a un deter-
             minato prezzo senza rivelare l’esistenza di ragionevoli motivi che il professioni-
             sta può avere per ritenere che non sarà in grado di fornire o di far fornire da un
             altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un
             periodo e in quantità ragionevoli in rapporto al prodotto, all’entità della pubbli-
             cità fatta dal prodotto e al prezzo offerti.
                  Inoltre, per quanto riguarda specificamente pile e accumulatori, la cui dif-
             ficile rimozione per procedere a una sostituzione può costituire uno stratagem-
             ma di obsolescenza programmata, può soccorrere la direttiva 2006/66/CE del
             6 settembre 2006 relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori,
             conformemente al cui articolo 11 gli Stati membri dell’UE devono provvedere
             affinché i produttori progettino apparecchi in modo tale che i rifiuti di pile e
             accumulatori siano facilmente rimovibili, e se questi sono incorporati le istru-
             zioni devono indicare come rimuoverli senza pericolo. Ulteriori spunti di con-
             trasto  all’obsolescenza  programmata  possono  pure  rinvenirsi  nella  direttiva
             2009/125/CE del 21 ottobre 2009, relativa all’istituzione di un quadro per l’ela-
             borazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti con-
             nessi all’energia .
                            (14)
                  In definitiva, dai presenti cenni si evince da un lato come il problema sia
             di ampia portata economico-sociale, potendo implicare in misura significativa
             la vita delle presenti e delle future generazioni; dall’altro, come il diritto solo con
             difficoltà e in maniera embrionale si approcci a esso, in presenza di concrete
             difficoltà nell’identificare e tanto più nel provare tali condotte . Il diritto del-
                                                                         (15)
             l’obsolescenza è chiamato a svilupparsi rapidamente per poter affrontare sfide
             cruciali del nostro tempo. Si analizzerà nelle prossime pagine il modello france-
             se, in cui un’elaborazione giuridica di una certa consistenza si è sviluppata sul
             tema, dando anche luogo a interventi del legislatore.

             (14)  V. allegato I, 1.3: “devono essere opportunamente utilizzati e, se necessario, integrati da altri
                  i seguenti parametri per la valutazione delle potenzialità di un miglioramento degli aspetti
                  ambientali di cui al punto 1.2: […] i) estensione della durata espressa in termini di: durata
                  minima garantita, tempo minimo per la disponibilità di parti di ricambio, modularità, possi-
                  bilità di upgrading, riparabilità”.
             (15)  Cfr. Rapport du Gouvernement au Parlement sur l’obsolescence programmée, sa définition juridique et ses
                  enjeux économiques (in applicazione dell’articolo 8 della legge del 17 marzo 2014 relativa al con-
                  sumo),  aprile  2017,  pp.  9-10,  disponibile  on-line,  https://neci.normandie.fr/sites/
                  default/files/elements_documentation/RAPPORT_Obsolescence_programmee.pdf.

                                                                                      91
   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98