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DOTTRINA
Le modalità concrete con cui si realizzano tali condotte sono variegate e
spesso particolarmente difficili da identificare e tanto più da dimostrare. Gli
studi in materia hanno variamente distinto le manifestazioni dell’obsolescenza
programmata, osservandone in particolare alcune dirette, per esempio attraverso
l’uso di artifici tecnici volti a rendere inservibile o non funzionale il prodotto
dopo un certo tempo; altre più indirette, come il disincentivo delle riparazioni
attraverso alti prezzi, modalità di assemblaggio tali da complicare l’aggiustatura
e difficile reperibilità di punti specializzati o il ritiro dal mercato di pezzi di ricam-
bio o di elementi accessori o la non fornitura o difettosa fornitura di aggiorna-
menti dei sistemi informatici; altre ancora addirittura di natura piuttosto psico-
logica che materiale, incentivando con una propaganda martellante il ricambio
del prodotto pure ancora funzionale in quanto continuamente superato dalla
realizzazione di modelli più avanzati . La differenziazione delle modalità di rea-
(3)
lizzazione da parte dei produttori di condotte di programmazione a tavolino
dell’obsolescenza dei beni realizzati rende quindi difficile un inquadramento uni-
tario del fenomeno e tanto più l’elaborazione di risposte a esso. Peraltro, a com-
plicare i fenomeni qui oggetto di studio, al di là degli specifici comportamenti
dolosi dei produttori, si tratta di pratiche in qualche modo favorite dal pensiero
dominante, quale storicamente determinatosi, improntato all’impulso a un con-
sumo senza freni in cui gli utenti stessi sono immersi, percependo il bisogno di
rinnovare continuamente apparecchi ancora pienamente funzionanti .
(4)
Con la generalizzazione del fenomeno, voci critiche su di esso si sono dif-
fuse nelle scienze sociali ed economiche , almeno su due diverse basi: quella
(5)
ambientale e quella consumeristica.
/public/promo13/promo13_G22/www.europe-consommateurs.eu/fileadmin/user_uplo-
ad/eu-consommateurs/PDFs/publications/etudes_et_rapports/Etude-Obsolescence-
Web.pdf, p. 3; Agence de l’Environnement et de la maîtrise de l’Energie, Etude sur la durée de vie des
équipements électriques et électroniques: rapport final, luglio 2012, pp. 15-16, disponibile on-line,
https://www.ademe.fr/etude-duree-vie-equipements-electriques-electroniques.
(3) V. il quadro riassuntivo delle diverse forme di obsolescenza programmata secondo differenti
studiosi, in C. DÉMÉNÉ, A. MARCHAND, L’obsolescence des produits éléctroniques: des responsabilités
partagées, in LES ATELIERS DE L’ÉTHIQUE\THE ETHICS FORUM, 2015, v. 10, n. 1, p. 10; cfr.
Rapport d’information déposé par la mission d’information sur la gestion durable des matières premières
minérales au nom de la Commission du développement durable et de l’aménagement du territoire, presen-
tato dai deputati C. BOUILLON e M. HAVARD, 26 ottobre 2011, disponibile on-line sul sito
internet dell’Assemblée nationale, http://www.assemblee-nationale.fr/13/rap-info/i3880.asp.
(4) Sul tema, molti interessanti spunti in Z. BAUMAN, Consumo, dunque sono, edizione italiana, Bari,
2018; C. DÉMÉNÉ, A. MARCHAND, L’obsolescence des produits éléctroniques: des responsabilités parta-
gées, in LES ATELIERS DE L’ÉTHIQUE\THE ETHICS FORUM, 2015, v. 10, n. 1, pp. 4 ss.
(5) V., ex ceteris, G. SLADE, Made to Break: Technology and Obsolescence in America, Cambridge
(Massachussets), 2006; P. BORADKHAR, Designing Things: A Critical Introduction to the Culture of
Objects, Oxford, New York, 2010, pp. 179 ss.; S. LATOUCHE, Usa e getta: le follie dell’obsolescenza
programmata, traduzione italiana, Torino, 2013.
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