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LE SOFT SKILLS QUALI DETERMINANTI DEI COMPORTAMENTI TRA NORMA E RELAZIONE
Il Coaching coniuga l’attenzione al raggiungimento e all’ottimizzazione
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delle performance del ruolo di manager con l’attenzione alla persona stessa.
Favorisce la coesione delle risorse, trasformando un clima di competizione in
un clima di cooperazione, identifica le caratteristiche uniche culturali di ogni
singolo individuo riuscendo a creare contemporaneamente capacità-sicurezza
in sé stessi e rendendo la diversità un valore aggiunto, una potenzialità da svi-
luppare. Genera la capacità di sfruttare le proprie forze attraverso: cooperazio-
ne, fiducia, autostima, senso di responsabilità e, soprattutto, autonomia.
b. Soft skills nell’Arma
L’Arma dei Carabinieri, nei suoi duecento anni di storia, ha assunto un’im-
portanza preminente per la tutela della sicurezza nell’ordinamento Nazionale
data l’efficacia nello svolgimento della propria missione a tutela degli interessi
istituzionali, confermandosi un’organizzazione emblema di legalità ed etica. La
peculiarità dell’Arma è sicuramente il forte radicamento territoriale: le più di
cinquemila stazioni diffuse sul territorio nazionale hanno storicamente rappre-
sentato sia un costante riferimento per la popolazione sia le “sentinelle” dello
Stato, in termini di acquisizione di informazioni sul territorio.
Proprio la prossimità ai cittadini, che distingue i Carabinieri dagli altri
apparati militari statali, permette di cogliere i segnali di cambiamento che pro-
vengono dall’ambiente circostante, questo presuppone che i suoi appartenenti
siano capaci di attrarre l’informazione e saperla sintetizzare in dati di fatto.
Data l’importanza e le responsabilità attribuite all’Arma, i suoi membri,
dal militare di truppa fino al Comandante Generale, devono possedere un insie-
me di caratteristiche indispensabili e meno richieste in altre organizzazioni.
Preme sottolineare come proprio le competenze soft necessarie per opera-
re nell’Arma siano determinanti nel porre in essere i comportamenti coerenti
allo svolgimento delle proprie funzioni.
Ogni Carabiniere, indipendentemente dalla posizione occupata nella scala
gerarchica, nella sua vita professionale si trova ad affrontare scenari completa-
mente diversi e spesso non prevedibili; sembra essere costantemente presente la
necessità di essere pronti, nel senso di essere capaci di affrontare situazioni diver-
se ed incerte dove non sempre le procedure e le logiche operative sostengono il
(23) “Il processo di responsabilizzazione degli altri. Per coaching non intendiamo semplicemente
una tecnica escogitata lì per lì e rigorosamente applicata in determinate circostanze: si tratta
piuttosto di un modo di guidare e gestire le persone, un modo di pensare, e quindi anche un
modo di essere”. S. PANEFORTE, Mediazione e Coaching, in LA NUOVA MEDIAZIONE COMMER-
CIALE di A. MAIETTA (a cura di) CEDAM, Padova, per approfondire si veda J. WHITMORE,
Coaching, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 2006.
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