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PSICOPATIA: IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE E GIURIDICO-FORENSI
del servizio ospedaliero presso il quale lavorava, Cleckley identificò un gruppo
di pazienti dalle peculiari caratteristiche affettive e tendenze comportamentali,
che intese come proprie della psicopatia. Egli individuò sedici distinti criteri per
identificare il soggetto psicopatico: fascino superficiale e buona intelligenza;
assenza di deliri o altri disturbi del pensiero; assenza di nervosismo o manife-
stazioni psiconevrotiche; inaffidabilità; falsità e ipocrisia; mancanza di rimorso
o vergogna; comportamento antisociale non adeguatamente motivato; scarso
giudizio e incapacità nell’apprendere dall’esperienza; egocentricità patologica e
incapacità di amare; carenza generale nelle principali reazioni affettive; mancan-
za specifica di insight; insensibilità nelle comuni relazioni interpersonali; com-
portamento bizzarro e sgradevole sia sotto l’effetto di alcol che in assenza di
consumo di alcolici; minacce di suicidio raramente portate a termine; compor-
tamento sessuale impersonale, promiscuo e scarsamente integrato; fallimento
nell’osservanza di qualsiasi progetto di vita.
Le osservazioni dell’autore e i suddetti criteri furono esposti nell’opera
“The mask of sanity” , il cui titolo riflette l’idea secondo cui gli psicopatici,
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nonostante appaiano agli occhi degli altri come delle persone dalle sane condizio-
ni psicologiche e ben adattate al tessuto sociale di appartenenza, presentino una
seria patologia del carattere dal grave impatto per gli altri individui e per la società.
L’opera di Cleckley rappresentò un sostanziale punto di partenza per le
successive indagini empiriche che sono state svolte a partire dagli anni Ottanta
dello scorso secolo e che hanno consentito di rilevare alcune importanti infor-
mazioni circa la psicopatia. Fu sulla base dei sedici criteri forniti da Cleckley che
venne realizzato lo strumento noto come Psychopathy Checklist (PCL) , origina-
(9)
riamente ideato da Hare con la finalità di individuare le personalità psicopa-
(10)
tiche all’interno delle popolazioni carcerarie. L’odierna versione della PCL, la
Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R) , costituisce un valido strumento, basato
(11)
sull’intervista al detenuto, sulla sua documentazione personale, nonché sulla
valutazione delle informazioni relative ai crimini commessi e ad altre informa-
zioni collaterali (ad esempio, report carcerari, note degli operatori delle struttu-
re) in grado di identificare la presenza di caratteristiche psicopatiche nell’indivi-
duo. La PCL-R si è così consolidata come il principale strumento diagnostico
per la valutazione della psicopatia in ambito carcerario, clinico-forense, e nei
contesti di ricerca.
(8) Ibidem.
(9) R. D. HARE. Hare Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), Multi-Health Systems, Toronto, 1991.
(10) R. D. HARE, A research scale for the assessment of psychopathy in criminal populations, in PERSONALITY
AND INDIVIDUAL DIFFERENCES, 1980, 1, 2, 111-119.
(11) R. D. HARE, The Hare Psychopathy Checklist-Revised, 2 Edition, Multi-Health Systems,
nd
Toronto, 2003.
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