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DOTTRINA




               In tale contesto va inquadrata la trasformazione del potere che, secondo
          Moíses Naím, è la tendenza maggiore che sta trasformando il mondo, poiché
          oggi è più facile conquistarlo ma è anche più facile perderlo, mentre le lotte per
          il potere diventano sempre più cruente ma rendono sempre di meno . Infatti,
                                                                            (26)
          come aveva ipotizzato Alvin Toffler, il potere si è spostato dalla forza alla cono-
          scenza e quindi dal pubblico al privato . Non a caso, insieme con Giorgio
                                                 (27)
          Galli, abbiamo messo insieme una serie di elementi dimostrando scientifica-
          mente che a indirizzare significativamente i destini del mondo siano le élite mul-
          tinazionali e finanziarie . Nello stesso tempo acquisteranno una dimensione
                                (28)
          politica le grandi città che competeranno con gli Stati nella gestione del potere
          ma saranno soprattutto le grandi multinazionali digitali a essere sempre più cen-
          trali  negli  equilibri  del  potere  mondiale,  custodendo  le  memorie  digitali  di
          miliardi di persone. Pertanto, il dominio dei dati è uno degli elementi caratteriz-
          zanti non tanto di processi economici del capitalismo quanto la società della
          disinformazione, orientando fortemente le politiche pubbliche e i comporta-
          menti dei cittadini.


          5. Effetti distorcenti
               Gli effetti distorcenti di questa situazione si sviluppano verso due direzio-
          ni: i decisori pubblici e i cittadini. L’egemonia culturale viene esercitata struttu-
          ralmente dalle classi dominanti, utilizzando i luoghi di produzione del pensiero
          (come le scuole e le università) e dell’innovazione (come i centri di ricerca, oltre
          che naturalmente i mezzi di comunicazione come la televisione e i social). Se
          per  Karl  Popper  la  televisione  è  una  cattiva  maestra ,  per  Umberto  Eco  i
                                                              (29)
          social danno voce a legioni di imbecilli . Infatti, l’ambiente cyber è diventato
                                                (30)
          non solo il prevalente luogo economico e politico, ma anche quello della guerra
          dell’educazione.


               stesso autore esprimeva considerazioni sostanzialmente positive in F. RAMPINI, New economy.
               Una rivoluzione in corso, Laterza, Roma-Bari, 2000.
          (25)  M. CALIGIURI, L’Intelligenza artificiale e l’Ordine mondiale. Impegno prioritario per l’intelligence, in
               GNOSIS, n. 1/2018, pagg. 54-65.
          (26)  M. NAIM, La fine del potere, cit.
          (27)  A. TOFFLER, Poweshift. La dinamica del potere, Sperling & Kupfer, Milano, 1991.
          (28)  G. GALLI, M. CALIGIURI, Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci, Rubbettino, Soveria
               Mannelli, 2017.
          (29)  K. POPPER, Cattiva maestra televisione, Marsilio, 2002.
          (30)  Umberto  Eco:  “Con  i  social  parola  a  legioni  di  imbecilli”,  10  giugno  2015,  in
               http://www.lastampa.it/2015/06/10/cultura/eco-con-i-parola-a-legioni-di-imbecilli-
               XJrvezBN4XOoyo0h98EfiJ/pagina.html

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