Page 38 - Rassegna 2019-1
P. 38

DOTTRINA




          nell’Ottocento era il teatro del grande gioco tra gli imperi britannico e russo,
          dove lo spionaggio aveva una funzione fondamentale . Secondo questa impo-
                                                             (11)
          stazione, il dominio di questa parte del globo era determinante per i destini del
          pianeta.
               Un’altra  teoria  di  nicchia  è  quella  esposta  dallo  studioso  statunitense
          Nicholas J. Spykman, che ritiene che sia in grado di orientare le direttrici mon-
          diali la Nazione che controlla le Rimland, cioè le terre ai margini, rappresentate
          dai Paesi che vanno dal mar Rosso al Mar della Cina. Karl Haushofer, generale
          e  politologo  tedesco,  è  l’inventore  della  moderna  geopolitica  e  teorizza  le
          Lebesraum, il cosiddetto “spazio vitale”, che sono funzionali all’autonomia etni-
          ca. Infine, il generale e studioso militare italiano Giulio Douhet ha ipotizzato la
          visione che il controllo dell’aria sia determinante negli esiti della guerra .
                                                                              (12)
               Oggi,  in  uno  scenario  in  cui  i  conflitti  sono  enormemente  mutati,  si
          potrebbe teorizzare che chi domina il Cyberspazio controlla il mondo. Questo
          significa che è l’informazione l’arma principale degli scontri nel Cyberspazio. Si
          comprende subito che è questa la prevalente dimensione della guerra, poiché
          più di metà della popolazione mondiale è collegata a internet e di fatto, para-
          dossalmente, la prima “Nazione” al mondo potrebbe ritenersi Facebook, che
          raggruppa circa due miliardi di utenti tutti virtuali creando un parallelismo inte-
          ressante tra comunità immaginate, come sono le Patrie, e comunità immagina-
          rie, come quelle che popolano il web. Va da sé che gli Stati, tra non molto, saran-
          no costretti a realizzare due diverse politiche per i propri cittadini: una per quelli
          fisici e un’altra per quelli virtuali , come ha già cominciato a fare l’Estonia .
                                         (13)
                                                                                   (14)
          Parimenti saranno richieste due distinte politiche estere .
                                                               (15)
               A questo riguardo va evidenziato come lo Stato Islamico prima ha comin-
          ciato a operare sul web e poi si è materializzato sul territorio. Infine, va rilevato
          che i conflitti combattuti attraverso la Rete avranno attori sia pubblici sia priva-
          ti, sia legali sia criminali.
               E particolare attenzione dovrà essere prestata al controllo e all’integrità
          dei cavi da dove transitano le informazioni.

          (11)  P. HOPKIRK, Il Grande Gioco. I servizi segreti in Asia Centrale, Adelphi, Milano, 2004.
          (12)  G. DOUHET, Il dominio dell’aria e altri scritti, Aeronautica Militare, Roma, 2002. L’edizione ori-
               ginale de “Il dominio dell’aria” è del 1921. Vedi anche E. LEHMANN, La guerra dell’aria. G.
               DOUHET, Stratega impolitico, il Mulino, Bologna, 2013.
          (13)  E. SCHMIDT, J. COHEN, La nuova era digitale. La sfida del futuro per cittadini, imprese e nazioni,
               Rizzoli Etas, Milano, 2013, pagg. 25-93.
          (14)  M. LIGUGNANA, E-residency: residenza virtuale e digitale, in Estonia è già realtà, 17 ottobre 2014, in
               https://www.wired.it/internet/regole/2014/10/17/residency-residenza-virtuale-digitale-in-
               estonia-gia-realta/.
          (15)  E. SCHMIDT, J. COHEN, La nuova era digitale. La sfida del futuro per cittadini, imprese e nazioni, cit.

          36
   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43