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INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2018-2019
Più in generale, nelle attività di pubblica sicurezza, stiamo approfondendo le
soluzioni tecniche per l’impiego di body cam, al fine di documentare ogni fase degli
interventi, consentendone l’oggettiva ricostruzione, a beneficio dell’Autorità giu-
diziaria, dei nostri militari e, non ultimo, dell’opinione pubblica, talvolta disorien-
tata dalla diffusione di filmati tanto suggestivi quanto parziali ed estemporanei.
Nell’investimento tecnologico, affrontiamo anche la sfida della cyber security,
nuova frontiera della minaccia.
Il Computer Emergency Team attivo presso il Comando Generale garantisce,
con continuità, prevenzione e reazione ad eventi cibernetici, in sistema con le
analoghe reti della Difesa e delle Forze armate, a tutela delle quali è auspicabile
il crescente coinvolgimento delle nostre articolazioni specialistiche, nel quadro
delle funzioni di sicurezza proprie della Polizia Militare, settore di competenza
esclusiva dell’Arma.
Signor Presidente, questo è il modo in cui l’Istituzione cura e accresce la
propria efficienza.
Un’efficienza che ha superato i confini del nostro Paese, nel quadro della
difesa nazionale, che guarda al bene pubblico globale quale nuova dimensione
della sicurezza.
Sono trascorsi venti anni dallo schieramento della prima Multinational
Specialized Unit nell’area balcanica. Oggi il modello Carabinieri è un solido riferi-
mento per la comunità internazionale, promuovendo quell’originale concetto di
stability policing di cui l’Arma è stata precursore e che auspichiamo possa trova-
re quest’anno, con un ultimo, decisivo sforzo diplomatico, il definitivo riconosci-
mento strategico da parte dell’Alleanza atlantica. Attualmente, sono circa mille i
Carabinieri impegnati fuori territorio nazionale, sia nelle missioni di pace, con-
dotte in tredici Teatri Operativi al fianco delle altre Forze armate, sia nella tutela
delle sedi diplomatiche nazionali, questi ultimi non meno esposti a rischi.
Ovunque sia stato all’estero, ho raccolto apprezzamenti per la professio-
nalità espressa dai Carabinieri e, soprattutto, per quella singolare capacità di
stare tra la gente, parlando il linguaggio universale del nostro villaggio , che ne
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fa interpreti appassionati dell’identità italiana e delle capacità nazionali.
Svolgiamo questo ruolo internazionale anche grazie alla professionalità
dei nostri militari impiegati nei comparti di specialità, che realizzano un efficace
binomio operativo con quelli delle organizzazioni territoriale e mobile.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a cin-
quant’anni dalla sua costituzione, fornisce all’UNESCO i caschi blu per la cul-
tura, nel contesto del progetto Unite4Heritage contro la devastazione e il sac-
(4) Il riferimento è a Lev Tolstoj: “Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio”.
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