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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
Al fine di definire correttamente le modalità di applicazione della norma
e di limitare i rischi qui paventati, è auspicabile possa intervenire la normativa
nazionale di recepimento della direttiva fornendo utili precisazioni e definendo
la portata di questa nuova regola. Allo stato, il titolare di diritti dispone di una
serie di strumenti di tutela contro le violazioni del diritto d’autore, anche in via
cautelare, che resteranno presumibilmente validi e si riveleranno ancor più indi-
spensabili in caso di inefficacia del sistema di filtro. Si tratta dell’inibitoria dei
tribunali e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), attra-
verso la sua attività di enforcement. Al fine di rendere tali strumenti ancora più
efficaci, sarebbe auspicabile facilitare il riconoscimento della eventuale portata
transfrontaliera degli atti di inibitoria, affinché possano essere messi in esecu-
zione sull’intero territorio dell’Unione europea in tempi rapidi, così da contra-
stare eventuali violazioni avvenute a causa di upload oltrefrontiera.
5. Stato della riforma e prospettive future
Le due norme da ultimo citate (artt. 11 e 13), e in misura minore l’art. 3 sul
text and data mining, hanno ingenerato un forte dibattito - e anche un certo dis-
senso - in seno alle istituzioni europee e ciò ha rallentato i tempi di adozione
della direttiva. Il quadro normativo qui analizzato, infatti, è attualmente oggetto
della procedura legislativa ordinaria, il meccanismo di adozione degli atti legisla-
tivi dell’Unione europea. Rispetto alla proposta iniziale della Commissione del
2016, il Parlamento europeo è in corso di adozione del suo testo finale, che sarà
approvato dalla seduta plenaria della stessa istituzione. Analogamente, anche il
Consiglio dell’Unione europea ha adottato un proprio “orientamento generale”,
ovvero una versione del testo condivisa tra i ministri competenti per materia dei
singoli Stati membri. A seguito delle ulteriori fasi del dialogo interistituzionale
tra Parlamento europeo e Consiglio, la nuova direttiva europea sul diritto d’au-
tore auspicabilmente sarà adottata nel 2019, sebbene le elezioni europee preve-
site nel mese di maggio di quest’anno potrebbero ritardare questa procedura.
Quanto al contenuto dell’atto, occorre in conclusione evidenziare che la
direttiva, per definizione, richiede a ciascuno Stato membro di trasporne le
regole nel proprio ordinamento interno. Pertanto, la concreta applicazione a
livello nazionale delle regole comuni qui esaminate potrà - nei limiti degli obiet-
tivi e dei principi previsti dall’atto europeo - comportare qualche differenza tra
i vari Stati. Sarà quindi interessante vedere come il legislatore italiano si adegue-
rà alle nuove regole, anche sotto il profilo dell’eventuale integrazione degli
aspetti della direttiva che, come sopra indicato, al momento sembrano forieri di
possibili difficoltà in sede applicativa.
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