Page 105 - Rassegna 2019-1
P. 105
DOTTRINA
Rifiuto di riconoscimento
della “protezione sussidiaria”
Dottor
Marco VERCILLO a persona condannata a
Dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso
l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” pena detentiva superiore
a cinque anni e violazione
della direttiva “qualifiche”
Il caso Shajin Ahmed
SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Contesto normativo. - 3. Fatti della causa. - 4. Il giudice
del rinvio. - 5. La questione pregiudiziale. - 6. La sentenza. - 7. Il dispositivo.
- 8. Conclusioni: la sentenza Shajin Ahmed e l’ordinamento italiano.
1. Introduzione
Il 13 Settembre scorso, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha
emesso sentenza in relazione alla causa C-369/17 Shajin Ahmed c.
Bevándorlási és Menekültügyi Hivatal , a seguito di domanda di pronuncia
(1)
pregiudiziale ex art. 267 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
(TFUE), formulata dal Tribunale Amministrativo e del Lavoro di Bucarest.
La sentenza verte su un caso di rifiuto di concessione a un cittadino afga-
no della protezione sussidiaria ai sensi della direttiva 2011/95/UE (cosiddetta
Direttiva “Qualifiche”) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicem-
bre 2011, rientrante nel Sistema europeo comune di asilo e recante, in partico-
lare, «norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della
qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per
i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria,
nonché sul contenuto della protezione riconosciuta».
(1) Tribunale amministrativo e del lavoro di Budapest, Ungheria.
103