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DOTTRINA





                                               Rifiuto di riconoscimento

                                               della “protezione sussidiaria”

                         Dottor
                     Marco VERCILLO            a  persona  condannata  a
             Dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso
             l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”  pena detentiva superiore
                                               a cinque anni e violazione
                                               della direttiva “qualifiche”

                                               Il caso Shajin Ahmed




             SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Contesto normativo. - 3. Fatti della causa. - 4. Il giudice
                      del rinvio. - 5. La questione pregiudiziale. - 6. La sentenza. - 7. Il dispositivo.
                      - 8. Conclusioni: la sentenza Shajin Ahmed e l’ordinamento italiano.


             1. Introduzione
                  Il  13  Settembre  scorso,  la  Corte  di  Giustizia  dell’Unione  Europea  ha
             emesso  sentenza  in  relazione  alla  causa  C-369/17  Shajin  Ahmed  c.
             Bevándorlási  és  Menekültügyi  Hivatal ,  a  seguito  di  domanda  di  pronuncia
                                                  (1)
             pregiudiziale ex art. 267 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
             (TFUE), formulata dal Tribunale Amministrativo e del Lavoro di Bucarest.
                  La sentenza verte su un caso di rifiuto di concessione a un cittadino afga-
             no della protezione sussidiaria ai sensi della direttiva 2011/95/UE (cosiddetta
             Direttiva “Qualifiche”) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicem-
             bre 2011, rientrante nel Sistema europeo comune di asilo e recante, in partico-
             lare, «norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della
             qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per
             i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria,
             nonché sul contenuto della protezione riconosciuta».


             (1)   Tribunale amministrativo e del lavoro di Budapest, Ungheria.

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