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IL REATO DI OBSOLESCENZA PROGRAMMATA IN FRANCIA



             stazioni (continui rallentamenti e riavvii automatici, finanche lo spegnimento
             totale), descrivendo le loro caratteristiche e il loro impatto sulle prestazioni della
             macchina in maniera omissiva e ingannevole, giovandosi di una posizione di
             asimmetria informativa. Inoltre, l’impresa aveva limitato gli interventi di ripri-
             stino dell’originaria funzionalità dell’apparecchio, compromessa dagli aggiorna-
             menti, alla sola sostituzione di parti rilevanti dell’hardware se ancora operativa la
             garanzia legale di conformità, senza prevedere interventi alternativi (quale il
             downgrading), né estendere sistematicamente gli interventi in garanzia per le sud-
             dette problematiche anche agli apparecchi fuori garanzia .
                                                                   (30)
                  Secondo  l’Autorità,  anche  ai  clienti  di  Apple,  in  possesso  di  iPhone  6,
             6plus, 6s e 6splus si proponeva insistentemente d’installare un sistema operati-
             vo e successivi aggiornamenti le cui caratteristiche e impatto sulle prestazioni
             degli smartphone, con particolare riferimento a rallentamenti nelle prestazioni
             e al grado di usura della batteria, erano descritte in maniera omissiva o ingan-
             nevole, senza poi offrire (se non in misura limitata o tardiva) mezzi di ripristino
             dell’originaria funzionalità .
                                      (31)
             (30)  AGCM, Provvedimento del 25 settembre 2018, n. 27363, pp. 2-3; interessanti, in un’ottica di
                  valorizzazione della sfera della volontà del consumatore, le valutazioni svolte dall’Autorità a pp.
                  50-51: “Appare perciò rientrare nello standard di diligenza che può essere atteso da un professionista quale
                  Samsung, un gruppo leader di mercato operante a livello mondiale nel settore dell’alta tecnologia, la preventiva
                  valutazione del rischio che un determinato aggiornamento firmware possa provocare uno scadimento delle pre-
                  stazioni di uno smartphone di modello precedente e normalmente usurato. Ove ritenga che tale rischio sia presente
                  ma accettabile - per garantire al consumatore la tecnologia più avanzata e l’esperienza d’uso uniforme dei propri
                  smartphone di punta - Samsung dovrebbe comunicare al consumatore sia la possibilità di tale rischio, sia la con-
                  figurazione hardware nella quale tale rischio è verosimilmente minimizzato, al fine di porre il consumatore nella
                  condizione di scegliere consapevolmente se effettuare o meno l’aggiornamento, e di scegliere in tal caso se fruire o
                  meno delle nuove funzionalità, date le condizioni del proprio apparecchio. La necessità di tenere il passo dell’evo-
                  luzione tecnologica e la gratuità dell’aggiornamento firmware costituiscono elementi che non possono comunque
                  in alcun modo giustificare una condotta che sia idonea anche solo potenzialmente a determinare un danno, sotto
                  forma di un inconveniente o della modifica in peius delle caratteristiche funzionali del prodotto, tale da ridurre
                  in maniera sensibile le prestazioni degli apparecchi già venduti e utilizzati quotidianamente da moltissimi con-
                  sumatori. In questa prospettiva, non appare pertanto giustificabile un compromesso deciso unilateralmente dal
                  professionista - e non scelto consapevolmente dal consumatore sulla base delle proprie preferenze e dopo essere
                  stato messo in condizione di valutare se il dispositivo sia in grado di fornire tali prestazioni - che sacrifichi la
                  funzionalità attuale del prodotto in cambio di una innovazione tecnologica potenziale; in tale caso, l’aggiorna-
                  mento firmware, interfacciandosi con un hardware di architettura precedente, non comporta infatti effettivamente
                  ed automaticamente un miglioramento dell’esperienza d’uso da parte del consumatore”.
             (31)  AGCM, Provvedimento del 25 settembre 2018, n. 27365, p. 3; v. anche pp. 51-52: “Per i motivi
                  sopra esposti, la pratica commerciale in esame risulta scorretta ai sensi degli artt. 20, 21, 22 e 24 del Codice
                  del Consumo, in quanto Apple ha sviluppato e suggerito aggiornamenti firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli
                  iPhone 6/6Plus/6s/6sPlus già acquistati dai consumatori che ne modificano le caratteristiche funzionali già
                  ampiamente pubblicizzate e ne riducono in maniera sensibile le prestazioni, nonché ha indotto in errore i con-
                  sumatori nella decisione di procedere all’installazione di tali aggiornamenti. Infine, sotto altro profilo, il profes-
                  sionista ha indebitamente condizionato i consumatori, da un lato, inducendoli ad aggiornare il firmware median-
                  te l’insistente richiesta di procedere ad effettuare il download e l’installazione degli aggiornamenti, dall’altro, non
                  prestando un’adeguata assistenza ai consumatori per ripristinare la funzionalità preesistente dei loro apparecchi,
                  in tal modo accelerando il processo di sostituzione di tali apparecchi con nuovi modelli di iPhone”.

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