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DOTTRINA




               Più consistente, tra le due, è stata la multa inflitta a Apple in ragione del-
          l’ulteriore “mancata informazione sulle caratteristiche della batteria e specifica-
          mente in merito alle condizioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni
          degli iPhone, alla sua durata e alle modalità per la sua corretta gestione al fine
          di rallentarne la naturale usura e, quindi, in merito alla sostituzione della mede-
          sima  batteria” ,  un’altra  omissione  ingannevole  ai  sensi  dell’articolo  22  del
                       (32)
          Codice del Consumo.
               Anche  la  più  avveduta  dottrina  italiana ,  con  qualche  anno  di  ritardo
                                                      (33)
          rispetto ad altre scienze sociali, sta prendendo coscienza della portata del pro-
          blema e della necessità anche per il mondo giuridico di rapportarsi al fenomeno,
          contribuendo a orientare le scelte dei soggetti coinvolti attraverso gli strumenti
          del diritto dell’ambiente e quelli del diritto del consumo. Pertanto, come si è già
          sostenuto in Francia  e com’è oggetto di riflessioni in sede europea , si è
                                                                               (35)
                              (34)
          approcciata la problematica dell’obsolescenza programmata come parte di un
          più ampio discorso sulla crescita eco-sostenibile e sullo sviluppo di un’econo-
          mia circolare, in una prospettiva di riduzione dei rifiuti e di loro riciclo nel cir-
          cuito produttivo: a differenza dell’economia lineare, infatti “l’economia circola-
          re persegue l’obiettivo di preservare il più a lungo possibile il valore di beni e
          materiali, di utilizzarli più frequentemente possibile, e di ridurre, sino idealmen-
          te ad azzerare, la produzione di rifiuti. Si parla, non a caso, delle tre «r» (reduce,
          reuse and recycle), là dove l’esito ultimo dovrebbe essere quello della chiusura del
          ciclo, con i rifiuti trasformati in risorse, o come scrive la Commissione, «materie
          prime secondarie»” . È d’altronde una tendenza già osservata e ormai conso-
                            (36)

          (32)  AGCM, Provvedimento del 25 settembre 2018, n. 27365, p. 3.
          (33)  Cfr. G. RESTA, I rifiuti come beni in senso giuridico, in RIVISTA CRITICA DEL DIRITTO PRIVATO, 2018,
               n. 2, pp. 207 ss.
          (34)  V., ex ceteris, F. G. TRÉBULLE, Pour une «production durable»: vers la fin de l’obsolescence programmée et
               l’économie  de  la  fonctionnalité?,  in  ENVIRONNEMENT,  2013,  n.  5,  repère  5;  M.  P.  MAÎTRE,  B.
               BERGER,  Economie  circulaire:  notre  droit  est-il  à  la  hauteur  de  nos  ambitions?,  in  ENERGIE -
               ENVIRONNEMENT - INFRASTRUCTURES, 2015, n. 10, dossier 9; P. HILI, La lutte contre l’obsole-
               scence programmée: insuffisance et difficultés d’une réponse juridique, in BULLETTIN DU DROIT DE L’EN-
               VIRONNEMENT INDUSTRIEL, 2018, n. 75, supplemento.
          (35)  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato econo-
               mico  e  sociale  europeo  e  al  Comitato  delle  regioni,  L’anello  mancante  -  Piano  d’azione
               dell’Unione  Europea  per  l’economia  circolare,  COM(2015)  614  final,  2  dicembre  2015,
               disponibile  on-line,  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX
               %3A52015DC0614.
          (36)  G. RESTA, I rifiuti come beni in senso giuridico, in RIVISTA CRITICA DEL DIRITTO PRIVATO, 2018, n.
               2, p. 268; v. anche C. BOVINO, Verso un’economia circolare: la revisione delle direttive sui rifiuti, in
               AMBIENTE E SVILUPPO, 2014, pp. 682 ss.; M. T. STILE, Da economia lineare ad economia circolare:
               un percorso in salita, in DIRITTO COMUNITARIO E DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI, 2015, pp. 263
               ss.; M. MELI, Oltre il principio chi inquina paga: verso un’economia circolare, in RIVISTA CRITICA DEL
               DIRITTO PRIVATO, 2017, n. 1, pp. 63 ss.

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