Page 75 - Rassegna 2018-4
P. 75

LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE IN UN’OTTICA ANTIMAFIA



                    Ciò  avvenne  poiché,  in  quegli  anni,  l’impatto  negativo  di  alcune  note
               vicende di cronaca, collegate alla cattiva gestione di grandi eventi e opere pub-
               bliche, determinarono una crescente insoddisfazione per l’operato dell’allora
               operante AVCP. Infatti, “sebbene fossero già riconosciuti all’AVCP poteri ispet-
               tivi e persino sanzionatori, la funzione di vigilanza era finalizzata soprattutto al
               riscontro  di  irregolarità  amministrative  e,  in  generale,  i  poteri  dell’Autorità
               erano più limitati: quello di regolazione era meno esteso; quello sanzionatorio
               riguardava un minor numero di ipotesi e soggiaceva a un limite collegato al
               valore del contratto; quello di decisione sul precontenzioso non aveva effetti
               vincolanti ”. Tanto limitati da far parlare di “tentennamenti” e, addirittura, di
                         (19)
               “paralisi” del sistema di vigilanza allora in attività. Per questi e ulteriori motivi,
               si è ritenuto che questo eterogeneo elenco di funzioni attribuite all’ANAC dal
               Codice fosse il risultato delle molteplici esigenze che si vennero ad intersecare,
               tra le quali spiccavano quella di innovare la previgente autorità di vigilanza; raf-
               forzare i controlli, gli interventi e le sanzioni in materia; sviluppare la disciplina
               dell’anticorruzione e della trasparenza, oggetto di sempre maggiori attenzioni a
               livello internazionale e sovranazionale.
                    L’Autorità Nazionale Anticorruzione, per quanto fin qui sostenuto, ben
               potrebbe rientrare nel quadro di quelle Autorità amministrative indipendenti cui
               sono attribuiti dal legislatore compiti di controllo e vigilanza in uno specifico
               settore: organismi di monitoraggio che coesistono con il tradizionale sistema
               repressivo di natura giurisdizionale. Queste authorities si sono progressivamente
               proposte come modello alternativo al tradizionale sistema ministeriale .
                                                                                   (20)
                    In Italia, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, tali Autorità hanno
               progressivamente assunto un ruolo di crescente rilievo in funzione di garanzia,
               controllo e regolazione di alcuni settori particolarmente sensibili - in quanto
               contrassegnati da un “deficit di efficacia che mette in discussione le modalità più
               elementari di esercizio del potere pubblico ” - e che, pertanto, necessitavano
                                                         (21)
               di un organismo terzo e indipendente, tanto rispetto al Governo quanto alle

               (19)  E. D’ALTERIO, Il nuovo codice dei contratti pubblici - regolare, vigilare, punire, giudicare: l’anaC nella nuova
                    disciplina dei contratti pubblici, gIornale DIr. amm., 2016, 4, 436 (commento alla normativa).
               (20)  In argomento, S. CASSESE, le autorità indipendenti: origini storiche e problemi odierni, in S. CASSESE,
                    C. FRANCHINI, I garanti delle regole, Bologna, 1996, pagg. 217 e ss. (come riportato da Ida
                    Angela NICOTRA, a cura di, in l’autorità nazionale anticorruzione: tra prevenzione e attività rego-
                    latoria, 2016, G. Giappichelli, Torino).
               (21)  F. GIUFFRÈ, le autorità indipendenti nel panorama evolutivo dello stato di diritto: il caso dell’autorità
                    nazionale anticorruzione, in I. A. NICOTRA (a cura di), l’autorità nazionale anticorruzione: tra pre-
                    venzione e attività regolatoria, G. Giappichelli Editore, Torino, 2016, pag. 18 (il quale cita M. MORISI,
                    Verso una democrazia delle politiche? un’angolazione politologica per le autorità “indipendenti” in Italia, in A.
                    PREDIERI, le autorità amministrative indipendenti nei sistemi istituzionali ed economici, pag. 65).
                                                                                         73
   70   71   72   73   74   75   76   77   78   79   80