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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI




                  La mafia, infatti, sembrerebbe aver compreso fin troppo bene l’efficacia
             della corruzione come mezzo d’infiltrazione: il pactum sceleris non fa vittime, crea
             complici.
                  L’Italia,  riconoscendo  l’insufficienza  di  un  approccio  esclusivamente
             repressivo - e così dimostrando una profonda consapevolezza del fenomeno -
             si è dotata di uno strumento antimafia che non conosce eguali nel panorama
             europeo, affinato da anni di lotta alle cosche e dall’intelligente e coraggioso con-
             tributo di coloro che vi hanno preso parte. La stessa Assemblea parlamentare
             di Strasburgo, nel richiamare le buone pratiche in tema di prevenzione antima-
             fia,  ha  fatto  continui  riferimenti  al  nostro  Paese,  additandolo  agli  altri  Stati
             Membri quale benchmark di riferimento.
                  Lo strumento preventivo costituisce un’eccellenza unica nel suo genere:
             per l’efficacia nell’aggredire i patrimoni illeciti delle misure patrimoniali, “linea
             strategica fondamentale del nostro ordinamento ”; per l’irrinunciabile funzione
                                                           (4)
             a  tutela  dell’economia  legale  dalle  infiltrazioni  criminali  delle  comunicazioni
             antimafia; per l’articolato sistema dell’anticorruzione, che interviene sull’infe-
             deltà  dell’intraneus all’Amministrazione  stessa,  rafforzato  nella  sua  efficacia
             sostanziale dalla disciplina sulla responsabilità degli enti; infine, per la comples-
             sa normativa antiriciclaggio, funzionale a individuare e a colpire gli spostamenti
             di denaro necessari al perseguimento degli interessi del sodalizio: come aveva
             intuito Giovanni Falcone, vero tallone d’Achille delle mafie.
                  Dunque, il percorso evolutivo delle misure amministrative a tutela della
             legalità economica, sebbene sia ancora ben lontano dall’essersi concluso, costi-
             tuisce  nel  suo  complesso  un  coerente  ed  efficace  sistema  di  contrasto  alla
             moderna criminalità organizzata: “il diritto amministrativo dell’antimafia ”.
                                                                                   (5)


             2. La corruzione negli appalti pubblici
                  Le procedure a evidenza pubblica, per la rilevanza economica dei contratti
             che hanno a oggetto, sono da sempre terreno d’elezione per gli interessi criminali.
                  Gli  appalti  pubblici  costituiscono  uno  dei  settori  di  primario  interesse
             delle organizzazioni mafiose, “sia perché consentono di reinvestire in iniziative
             legali le ingenti risorse liquide frutto delle attività criminali cosiddette accumula-

             (4)  G. PIGNATONE, mafia e corruzione: tra confische, commissariamenti e interdittive, DIrItto Penale
                  ContemPoraneo, 4/2015 (testo della relazione, sul tema legalità corrotta, al convegno le
                  ragIonI Dell’ImPresa e le ragIonI Dell’ammInIstrazIone Della gIustIzIa.  I  teatrI
                  Della CrIsI, Roma, 24 settembre 2015).
             (5)  G. D’ANGELO, Per un diritto amministrativo dell’antimafia: considerazioni sul D.lgs. 6 settembre 2011,
                  n. 159, gIustamm.It, 2012.
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