Page 31 - Rassegna 2018-4
P. 31
ASSOCIAZIONISMO DELINQUENZIALE FINALIZZATO
AL COMPIMENTO DI ATTI DI TERRORISMO
Alcune considerazioni. L’atteggiamento garantista della Suprema Corte è
comprensibile e giuridicamente condivisibile nei termini di una necessaria con-
tinuità evolutiva che ci ha condotti ad un diritto penale del fatto superando, anzi
rinnegando, ogni fattispecie di pura volontà. Atteggiamento questo connesso
con la stringente valutazione di idoneità finalistica dell’agire: seppur appaia
oggettivamente innegabile la necessaria acquisizione di conoscenze tecniche ai
fini della realizzazione di un attentato esplosivo, medesima acquisizione sarebbe
del tutto superflua per il compimento di atti di violenza in forza di “ogni altra
tecnica o metodo”. Invero difficilmente sanzionabile risulta la condotta di chi
si dedichi ad un processo di formazione, seppure di autoformazione, finalizzata
al compimento di atti dinamitardi, allorquando il medesimo agente si trovi nel-
l’impossibilità oggettiva di reperire il materiale occorrente per concretizzare il
progetto criminoso (ritenendo comunque attivabili in circostanze siffatte quelle
tecniche di tutela ritenute maggiormente idonee al controllo di un soggetto che
ha mostrato uno spiccato interesse criminale). Non paiono convincenti i più
recenti orientamenti ove i medesimi non considerino i presupposti necessari
per il compimento di quegli atti di violenza con “ogni altra tecnica o metodo”
cui prima si è fatto cenno.
Difatti se certo è che documenti propagandistici o contenutivamente ideo-
logici sono intrinsecamente inidonei alla trasmissione di un patrimonio cono-
scitivo tecnicamente spendibile per la realizzazione di condotte che richiedono
l’utilizzo di materiale esplosivo o, quanto meno, di armi; altrettanto incerto è
che siffatti documenti non siano idonei ad ingenerare un proposito criminoso
- parimenti pregiudizievole per il bene giuridico tutelato - perfettamente realiz-
zabile ancorché non facendo ricorso ai quei mezzi tecnicamente complessi cui
si è detto. Di qui proponendosi una diversa lettura del livello di gravità degli atti
nella concatenazione materiale che conduce l’agente dalla pacifica adesione alla
fede musulmana - attraverso un processo di radicalizzazione - all’allarmante
condivisione dell’ideologia terrorista. Alla luce dei recenti dati di cronaca è leci-
to constatare che, dopo i più cruenti e organizzativamente complessi fatti veri-
ficatisi tanto a Parigi quanto a Bruxelles, si è riscontrato un proliferarsi di con-
dotte dotate di una minore strategia militare e del tutto imprevedibili, almeno
per due ragioni: in primo luogo poiché gli strumenti richiesti sono disponibili
alla quasi totalità dei consociati (trattasi di autoarticolati o semplici autovetture)
stica, in questo ponendo l’accento tra la sostanziale differenza tra i termini greci:
• techne, con cui si definisce la potestà di possedere generiche informazioni o conoscenze su
come condurre un attacco;
• metis, vale a dire avere l’addestramento pratico e l’esperienza materiale necessaria per por-
tare a termine l’attacco con successo.
29