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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
lungamente spesa nel tentativo di fornire una più chiara differenziazione tra il
concetto di “formazione” e quello di “informazione”; quest’ultimo concretiz-
zandosi nella mera acquisizione di documentazione - seppur contenutistica-
mente discutibile - giustificata e, soprattutto, non limitabile ai sensi dell’art. 21
Cost .
(18)
Invero i Giudici di Piazza Cavour attentamente si soffermano sugli aspetti
di “univocità” ed “idoneità” dell’atto quali elementi riconosciuti come necessari
per l’ascrivibilità dell’azione ai sensi dell’art. 270-quinquies. Relativamente al
primo non sussistono dubbi in forza di un dato letterale quanto mai esplicito -
la norma affermando: “La stessa pena si applica nei confronti della persona
addestrata, nonché della persona che avendo acquisito, anche autonomamente,
le istruzioni per il compimento degli atti di cui al primo periodo, pone in essere
comportamenti univocamente finalizzati alla commissione delle condotte di cui
all’articolo 270-sexies”. Problematico si è mostrato il giudizio sull’idoneità (del-
l’atto), in tal caso non esplicitata dal Legislatore, tuttavia ritenuta essenziale poi-
ché “l’idoneità del comportamento posto in essere è in parte desumibile dal
precetto di cui all’art.270-sexies c.p. […] sia in virtù della peculiarità della fatti-
specie sanzionata” .
(19)
Sul punto pare opportuno ricordare che, quanto all’annosa questione del
proselitismo, integra il delitto in esame la formazione di un sodalizio, connotato
da strutture organizzative “cellulari” o “a rete”, in grado di operare contempo-
raneamente in più Paesi, anche in tempi diversi e con contatti fisici, telefonici
ovvero informatici anche discontinui o sporadici tra i vari gruppi in rete, che rea-
lizzi anche una delle condotte di supporto funzionale all’attività terroristica di
organizzazioni riconosciute ed operanti come tali, quali quelle volte al proseliti-
smo, alla diffusione di documenti di propaganda, all’assistenza agli associati, al
finanziamento, alla predisposizione o acquisizione di armi o di documenti falsi,
all’arruolamento, all’addestramento (Cass., sez. VI, 12 luglio 2012, n. 46308) .
(20)
(18) Corte Cass. V Sez. Pen., Sent. 6061/2017 “la norma [art. 270-quinquies c.p.] non sanziona
la mera acquisizione personale di informazioni, condotta in sé lecita e garantita dall’art. 21
Cost., bensì l’utilizzo che di queste viene fatto da parte del cosiddetto lupo solitario, per
porre in essere comportamenti supportati dalla finalità terroristica, secondo il modello del
cosiddetto pericolo concreto”.
(19) Corte Cass. V Sez. Pen., Sent. 6061/2017.
(20) Nell’articolo “Beyond the Internet: Metis, Techne, and the Limitations of Online Artifacts
for Islamist Terrorists,” (Terrorism and Political Violence 22:2, 2010) di Michael Kenney,
citato dal Combating Terrorism Center di West Point (“Trucks, Knives, Bombs, Whatever”:
Exploring Pro-Islamic State Instructional Material on Telegram. May 2018, Volume 11, Issue
5), l’autore compie un’analisi particolarmente lucida del materiale di propaganda (quindi rien-
trante nelle previsione dell’art. 270-quinquies) dello Stato Islamico sottolineando che l’accesso
a istruzioni via internet non è necessariamente correlato al successo dell’operazione terrori-
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