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TRIBUNA DI STORIA MILITARE




                  Diventato sottotenente svolse servizio in numerosi comandi dell’Arma in
             territorio dichiarato in stato di guerra sino alla fine delle operazioni belliche.
             Promosso tenente nel 1919 continuò il servizio nell’Arma territoriale, in linea
             con l’impiego dell’epoca, per essere promosso capitano nel 1927 .
                                                                           (42)
                  in tale grado resse le compagnie di Fermo e di Casale Monferrato.
             Nel 1934 ottenne la qualifica di primo capitano con il quale terminò la car-
             riera. Passato nella riserva, nel 1942 fu richiamato in servizio e destinato a reg-
             gere il comando della compagnia di Mondovì; riuscì a concludere definitiva-
             mente la propria carriera militare nel maggio 1946 con il congedo definitivo.
             Morì a Casale Monferrato nel 1958.
                  Da un punto di vista formativo, oltre all’interessante 6° posto su 37 fre-
             quentatori del corso presso la scuola allievi ufficiali, si deve segnalare che Baù
             era già in possesso del diploma di licenza normale.
                  ottenuta l’abilitazione all’insegnamento elementare, aveva, in seguito, fre-
             quentato il corso di perfezionamento apposito l’università di Roma .
                                                                              (43)
                  Nelle opere di Baù, sia per la scelta dei titoli, sia per la scelta degli argo-
             menti e quindi dei contenuti, si nota, di base, l’approccio scolastico e, se si
             vuole, un pò precettista legato alla narrazione di episodi di vita vissuta in grado
             di fornire una guida e qualche elemento di apprendimento per i lettori. L’autore
             collaborò  con  una  certa  assiduità  con  alcune  riviste  dedicate  ai  Carabinieri
             come, ad esempio, il “Monitore dei Carabinieri Reali” in cui pubblicò, oramai
             con il grado d’ufficiale, la sua esperienza al fronte .
                                                             (44)

             (42)  Resse il comando delle tenenze di Menaggio, Sondrio, Castelmassa, Viareggio e Feltre.
             (43)  La scuola normale era stata istituita con la legge Casati (legge 13 novembre 1859, n. 3725) e
                  aveva lo scopo di formare i maestri elementari. Vi si accedeva a 15 per le ragazze e a 16 per i
                  ragazzi. Nel 1896, la legge Gianturco (12 luglio 1896, n. 293) stabilizzò il corso triennale di rac-
                  cordo tra la scuola elementare e la scuola normale per la formazione dei maestri; a partire da
                  quell’anno furono necessari tra i 10 e gli 11 anni di formazione per insegnare alle elementari. Nel
                  1911, oltre ad avocare definitivamente allo Stato l’onere dell’istruzione elementare, furono intro-
                  dotte le scuole pedagogiche all’interno delle università allo scopo di fornire i corsi di perfezio-
                  namento per i licenziati delle scuole normali. Baù aveva fatto tutto questo percorso formativo.
                  in realtà, la scuola normale aveva i programmi basati su “una minuziosa precettistica su ciò che
                  deve essere insegnato, con numerosi distinguo a seconda del sesso e dei contesti di vita degli
                  alunni”, http://www.indire.it/wp-content/uploads/2016/07/Prospettocomparativo_program-
                  mi-scolastici.pdf, consultato il 31 ottobre 2018. Si veda anche Fabio PRUNERi, Pluriclassi, scuole
                  rurali,  scuole  a  ciclo  unico  dall’Unità  d’Italia  al  1948,  in  DIACRONIE.  STUDI DI STORIA
                  CONTEMPORANEA: SCUOLA E SOCIETÀ IN ITALIA E SPAGNA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO, 34,
                  2/2018,  http://www.studistorici.com/2018/06/29/pruneri_numero_34/,  nonché  Francesco
                  SUSi,  Scuola,  società,  politica,  democrazia:  dalla  riforma  Gentile  ai  decreti  delegati,  Roma,  Armando
                  Editore, 2012, pagg. 48-50. Egle BECChi, Marina FERRARi (a cura di), Formare alle professioni.
                  Sacerdoti, principi, educatori, Milano, FrancoAngeli, 2009, e in particolare, Carla GhizzoNi, Essere
                  maestri in Italia fra Ottocento e Novecento, pagg. 454-491.
             (44)  Sul  Monitore  si  veda  http://www.carabinieri.it/arma/curiosita/non-tutti-sanno-
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