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TRIBUNA DI STORIA MILITARE




             spagnuolo,  bandito  in  italia  pel  tramite  del  Ministero  della  guerra.  Questa
             memoria ottenne un primo premio con grande medaglia d’oro” .
                                                                          (38)
                  Sicuramente il suo contributo più noto al grande pubblico è il testo dedi-
             cato alla fondazione del Museo Storico per il quale si rinvia agli approfondi-
             menti presenti in un altro volume in fase di stampa . Giova precisare in queste
                                                             (39)
             pagine che il suo contributo fu senza dubbio illuminato e frutto di una lunga
             riflessione dovuta a una serie di fattori tra cui sicuramente una visione di lungo
             periodo  che  rappresenta,  non  da  sola,  una  delle  caratteristiche  professionali
             dell’ufficiale.
                  Tra gli elementi che scatenarono lo slancio di Gorini verso il Museo vi
             doveva essere la “impressione penosissima che prova il cuore di chi serve da
             anni nell’Arma e ne sente tutti gli alti doveri, allo scorgerne messa in dubbio la
             secolare ed onorata disciplina”; egli ancora lo precisava nel testo, prendendo
             una netta posizione contro i partiti che in quegli anni stavano prendendo piede
             all’interno del Parlamento.
                  Dal testo emerge il sostegno dei superiori alle iniziative di Gorini nonché
             all’idea, probabilmente dell’autore stesso, che il Museo Storico quale centro cul-
             turale potesse essere un elemento da contrapporre all’opera di “demolizione”
             condotta, a suo giudizio, dai partiti della sinistra costituzionale (radicali, repub-
             blicani, socialisti), dalle organizzazioni sindacali e di aggregazione come i sinda-
             cati operai e le leghe contadine, nonché dai movimenti extracostituzionali come
             gli anarchici.
                  il testo si presenta con alcuni cenni di grande rispetto sia per i ruoli istitu-
             zionali (in particolare per il potere legislativo e per quello politico), sia per i valori
             che erano alla base del pensiero di quegli anni e che egli sintetizzava nel suo arti-
             colo attraverso le immagini di patria, di ordine, di fedeltà al sovrano, valori propri
             del  ceto  intermedio  e  della  nobiltà  contrapposti,  secondo  la  sua  visione,  alla
             ricerca del consenso e alla propaganda dei partiti di sinistra dell’epoca.
                  Un  terzo  contributo  preso  in  esame  è  lo  studio  dedicato  alla  carica  di
             Pastrengo e alla concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla ban-
             diera dell’Arma dei Carabinieri .
                                          (40)


             (38)  Capitano dei carabinieri Vittorio GoRiNi, Relazione fra la geografia e la storia - Linee isoterme
                  determinatrici delle migrazioni dei popoli e del cammino dell’incivilimento, in RIVISTA MILITARE
                  ITALIANA, a. LiV - 1909, dispensa Viii, pagg. 1589 - 1609 e dispensa X, pagg. 1902 -
                  1925.
             (39)  Flavio CARBoNE (a cura di), 80 ho tanta Storia, cit.
             (40)  Capitano Vittorio GoRiNi, I Carabinieri Reali a Pastrengo (30 aprile 1848), in RIVISTA MILITARE
                  ITALIANA, a. LVi, dispensa V, 1911, pagg. 1038 - 1060.
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