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CULTURA E FORMAZIONE NELL'ARMA DEI CARABINIERI REALI



                    in questo caso, attraverso “il solenne giudizio della Commissione per le
               ricompense al valore militare”, il sovrano, nel 1909, poté conferire la medaglia
               d’argento al valor militare alla bandiera dell’Arma .
                                                               (41)
                    Si deve dunque a questo ufficiale il merito di aver condotto approfondite
               ricerche in differenti istituti che lo resero meritevole non solo della pubblicazio-
               ne del suo studio, ma anche dell’attribuzione alla bandiera della legione allievi
               (di fatto la bandiera dell’Arma) di quell’ambìto riconoscimento.
                    Dalla lettura del testo emerge chiaramente l’impegno dell’autore nel con-
               durre, in prima persona, le ricerche presso l’Ufficio Storico del Corpo di Stato
               Maggiore  allo  scopo  di  individuare  la  documentazione  utile  a  testimoniare,
               prima di tutto per scopi istituzionali e in secondo luogo a fini di promozione,
               l’azione condotta dai Carabinieri Reali.
                    in sostanza, nel corso della carriera, Vittorio Gorini poté approfondire
               alcuni temi che poi si rivelarono fondamentali per l’istituzione stessa.
                    in tal modo, l’autore orientò le sue ricerche su questioni che, sebbene tal-
               volta di chiaro interesse storico, in realtà ebbero un forte impatto sull’attualità
               del  periodo  e  costituirono  strumenti  preziosi  per  una  visione  di  più  ampio
               respiro da parte del vertice dell’Arma.
                    Non si dimentichi, inoltre, che Gorini oltre ad aver prestato servizio quale
               aiutante  maggiore  presso  una  legione,  aveva  anche  svolto  servizio  presso  il
               Comando Generale dell’Arma e quindi era ben consapevole delle necessità e
               dei bisogni secondo la visione strategica del Comando Generale.


               6. Arturo Baù: un autore prolifico
                    Tra gli ufficiali selezionati per queste pagine è apparso necessario portare
               l’attenzione su Arturo Baù, un ufficiale proveniente dalla base dell’Arma che
               diede un certo contributo nella produzione editoriale.
                    Nato a Codroipo nel 1890, Baù si arruolò come allievo carabiniere nel
               1910, per avanzare rapidamente di grado: vicebrigadiere nel 1913, brigadiere il
               31 dicembre 1914.
                    Con  l’inizio  della  prima  Guerra  Mondiale  fece  parte  del  Reggimento
               Carabinieri Reali mobilitato, sotto il comando del Colonnello Vannugli, che si
               distinse  sul  Podgora  il  19  luglio  1915,  entrando  nella  leggenda  dell’Arma.
               Promosso maresciallo d’alloggio un anno dopo, lasciò la zona di guerra per fre-
               quentare il corso presso la Scuola Allievi Ufficiali.

               (41)  Si riporta la motivazione della concessione della medaglia d’argento al valor militare: “Per la
                    gloriosa carica che con impeto irrefrenabile e rara intrepidezza, eseguirono i tre squadroni di
                    guerra dei Carabinieri Reali decidendo le sorte della battaglia in favore dell’Esercito Sardo.
                    Pastrengo 30 aprile 1848”.
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