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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
particolari spese, le vessazioni di superiori verso ufficiali di grado più basso, l’in-
capacità dei vertici militari nel comprendere alcune situazioni di disagio, soprat-
tutto degli ufficiali che, prima o poi, sarebbero prepotentemente apparse nella
loro effettiva portata come avvenne a partire dal 1903, grazie alle spinte di
Fabio Ranzi e del suo periodico “il Pensiero Militare”.
Tutto ciò condusse a discutere di una possibile democratizzazione
dell’Esercito poiché:
“non si è pensato che gli ufficiali, nella loro grandissima maggioranza,
appartengono oggidì a modeste, modestissime famiglie, nelle quali l’econo-
mia, soventi la più stretta, non è pratica soltanto di virtù, ma d’inesora-
bile necessità: non si è pensato che la società non ha verun diritto di esigere
da essi, più di quanto possano dare in rapporto alla posizione economica
loro fatta dallo Stato, posizione che, a sua volta, non deve - per equità di
cose - scostarsi molto dalla media normale sociale” .
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Caretta dunque fu un ufficiale che analizzò i problemi sociali del suo
periodo, sin dai primi anni di servizio nell’Arma, proponendo soluzioni inno-
vative e affrontando molte questioni che erano all’ordine del giorno in un perio-
do di grandi trasformazioni.
La sua analisi si avviò dall’inizio degli anni Settanta e proseguì con i suoi
studi ben oltre la cessazione dal servizio attivo.
in sostanza l’autore si mostrò piuttosto attento al mutamento della socie-
tà, ripensando l’organizzazione militare.
4. Ruggero Denicotti e la monografia storica
Denicotti (1863-1924) rappresenta una figura particolare di ufficiale dei
Carabinieri . Secondo quanto riportato sul sito dell’Arma, egli proveniva dagli
(30)
Alpini dai quali transitò nell’Arma nel 1889. Aiutante maggiore in 2 nella
a
Legione Allievi per circa 3 anni, resse il comando di alcune tenenze per essere
destinato al Comando Generale.
Da capitano oltre a comandare due compagnie territoriali, assunse l’inca-
rico di aiutante maggiore in 1 della Legione di Verona e poi di quella di
a
Bologna.
visti di rendita dotale (da vincolare necessariamente) o perché la futura sposa non proveniva
dallo stesso ambiente sociale ricorsero a tale espediente vivendo però una vita da concubini
e con il rischio di essere espulsi dalle Forze Armate.
(29) E. CARETTA, Sull’organizzazione del Corpo, cit., pag. 93.
(30) il sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it), consultato il 29 ottobre 2018, riporta
una scheda biografica piuttosto dettagliata.
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