Page 180 - Rassegna 2018-4
P. 180

TRIBUNA DI STORIA MILITARE




             particolari spese, le vessazioni di superiori verso ufficiali di grado più basso, l’in-
             capacità dei vertici militari nel comprendere alcune situazioni di disagio, soprat-
             tutto degli ufficiali che, prima o poi, sarebbero prepotentemente apparse nella
             loro  effettiva  portata  come  avvenne  a  partire  dal  1903,  grazie  alle  spinte  di
             Fabio Ranzi e del suo periodico “il Pensiero Militare”.
                  Tutto  ciò  condusse  a  discutere  di  una  possibile  democratizzazione
             dell’Esercito poiché:

                                         “non si è pensato che gli ufficiali, nella loro grandissima maggioranza,
                                         appartengono oggidì a modeste, modestissime famiglie, nelle quali l’econo-
                                         mia, soventi la più stretta, non è pratica soltanto di virtù, ma d’inesora-
                                         bile necessità: non si è pensato che la società non ha verun diritto di esigere
                                         da essi, più di quanto possano dare in rapporto alla posizione economica
                                         loro fatta dallo Stato, posizione che, a sua volta, non deve - per equità di
                                         cose - scostarsi molto dalla media normale sociale” .
                                                                          (29)
                  Caretta  dunque  fu  un  ufficiale  che  analizzò  i  problemi  sociali  del  suo
             periodo, sin dai primi anni di servizio nell’Arma, proponendo soluzioni inno-
             vative e affrontando molte questioni che erano all’ordine del giorno in un perio-
             do di grandi trasformazioni.
                  La sua analisi si avviò dall’inizio degli anni Settanta e proseguì con i suoi
             studi ben oltre la cessazione dal servizio attivo.
                  in sostanza l’autore si mostrò piuttosto attento al mutamento della socie-
             tà, ripensando l’organizzazione militare.




             4. Ruggero Denicotti e la monografia storica
                  Denicotti (1863-1924) rappresenta una figura particolare di ufficiale dei
             Carabinieri . Secondo quanto riportato sul sito dell’Arma, egli proveniva dagli
                       (30)
             Alpini  dai  quali  transitò  nell’Arma  nel  1889.  Aiutante  maggiore  in  2 nella
                                                                                   a
             Legione Allievi per circa 3 anni, resse il comando di alcune tenenze per essere
             destinato al Comando Generale.
                  Da capitano oltre a comandare due compagnie territoriali, assunse l’inca-
             rico  di  aiutante  maggiore  in  1 della  Legione  di  Verona  e  poi  di  quella  di
                                           a
             Bologna.
                  visti di rendita dotale (da vincolare necessariamente) o perché la futura sposa non proveniva
                  dallo stesso ambiente sociale ricorsero a tale espediente vivendo però una vita da concubini
                  e con il rischio di essere espulsi dalle Forze Armate.
             (29)  E. CARETTA, Sull’organizzazione del Corpo, cit., pag. 93.
             (30)  il sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it), consultato il 29 ottobre 2018, riporta
                  una scheda biografica piuttosto dettagliata.
             178
   175   176   177   178   179   180   181   182   183   184   185