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CULTURA E FORMAZIONE NELL'ARMA DEI CARABINIERI REALI
pensiero prodotti dagli ufficiali dei Carabinieri .
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Si tratta dunque di una questione che, sulla base delle ricerche condotte
nel corso degli ultimi anni, non è stata ancora trattata e che merita attenzione:
innanzitutto bisogna capire se vi furono degli ufficiali autori di opere a stampa;
in secondo luogo di individuare tali contributi, siano volumi monografici o
opuscoli; in terzo luogo di analizzare almeno nelle grandi linee i temi trattati e
compararli eventualmente, qualora ve ne sia bisogno, con quelli dell’Esercito da
cui, giova ricordarlo sempre, la maggior parte degli ufficiali dell’Arma proveni-
va.
Tenuto conto della complessità della ricerca e della necessità di contenere
il contributo nella dimensione di un saggio rivolto agli ufficiali della Scuola
Ufficiali, ai colleghi in servizio e in congedo e ai lettori della Rassegna, si sono
dovute operare una serie di restrizioni. Di conseguenza, sono state individuate
alcune figure di rilievo tra i militari dell’Arma in grado di presentare un’idea, sia
pure di massima, della produzione di questi ultimi. Un primo elemento di dif-
ficoltà che va dichiarato subito in queste pagine, è dato dal reperimento delle
fonti. Tenuto conto della parcellizzazione dei comandi sul territorio, emerge
che molti autori, come conseguenza, si avvalevano di case editrici locali (o tal
volta di librerie che avevano gli strumenti di base per la stampa) in grado di sod-
disfare le esigenze di pubblicazione che variavano da alcune decine fino a poche
centinaia di copie delle opere.
Si tenga conto che altri autori, già in passato, hanno ritenuto precisare che,
“in concreto, le prove materiali per quantificare il livello medio di cultura gene-
rale degli ufficiali dell’epoca sono ben scarse” , sebbene emerga in ogni caso
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una generale idiosincrasia tra militari e documenti a stampa, fossero anche stati
regolamenti, circolari ed ordini del giorno .
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Così la scelta si è orientata verso ufficiali di generazioni diverse ma acco-
munati da una certa ricchezza nella produzione editoriale.
(4) Purtroppo, allo stato della ricerca avviata quasi venti anni fa, è stato piuttosto difficile rico-
struire contributi prodotti da sottufficiali dell’Arma o addirittura da Carabinieri. A tal propo-
sito, va precisato che in questi ultimi casi sono stati individuati alcuni nomi di militari che
pubblicavano lettere o brevi riflessioni sui periodici, nati poco dopo la presa di Roma ed evo-
lutisi nel tempo, dedicati all’Arma dei Carabinieri e ai suoi membri. Tali testi tuttavia non rie-
scono a far emergere un contributo di pensiero di ampio respiro ma solamente alcuni orien-
tamenti professionali o più semplici considerazioni di carattere culturale. in ogni caso, chi
scrive conta di pubblicare prossimamente alcuni esiti anche di tale ricerca.
(5) Paolo LANGELLA, Cultura e vita dell’ufficiale italiano (1878-1911) - elementi di ricostruzione e d’inter-
pretazione, in AA.VV., Esercito e città dall’Unità agli anni Trenta, Atti del Convegno di studi -
Spoleto 11-14 maggio 1988, Roma, 1989, pagg. 201-218.
(6) ivi, pag. 206 che cita alcuni passaggi del volume di Emilio DE BoNo, Nell’Esercito nostro prima
della guerra, Milano, Mondadori, 1931.
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