Page 117 - Rassegna 2018-4
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OSSERVATORIO

                                                   INTERNAZIONALE





                                                 Integrazione  del  settore
                                                 della difesa europea


                            Dottor               Il Fondo per la difesa e la PESCO      (*)
                       Jacopo ARRIGONI
                  Dottorando di ricerca in Diritto pubblico
               nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”


               SOMMARIO:1. Introduzione. - 2. Il problema: la frammentazione. - 3. Il Fondo europeo per la
                         difesa. - 4. La Cooperazione strutturata permanente. - 5. Conclusioni.

               1. Introduzione
                    Durante il processo di integrazione europea è spesso accaduto che attorno
               a un nucleo solido e attrattivo di proposte si è sviluppato un tessuto di politiche,
               norme e buone pratiche che hanno permesso all’Unione europea di diventare
               l’Organizzazione  internazionale  più  evoluta  e  efficiente  a  livello  globale.  Ad
               esempio, dalla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA - 1951),
               passando per il Mercato comune, si è arrivati a creare l’Unione Economica e
               Monetaria e la moneta unica, l’euro. Oppure dal Trattato di Schengen (1985) si
               è giunti alla realizzazione di uno Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia, vale a
               dire a un gruppo di ventisei Paesi senza frontiere interne. Alla base del processo
               di integrazione europea vi è il pensiero funzionalista di Jean Monnet e Robert
               Schuman: l’unione si crea per mezzo di “piccoli passi”, vale a dire integrando
               settori specifici e fortemente caratterizzati attraverso un cosiddetto sector by sector
               approach. Tale approccio resta valido più che mai oggi e si innesca quando esiste
               la convinzione, vera o presunta, che per gli Stati europei unirsi sia più vantag-
               gioso che agire per conto proprio.
                    Al centro di un rinnovato interesse politico e giuridico, oggi, vi è la Politica
               di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) .
                                                     (1)
               (*)  Fondo Europeo per la Difesa e la Cooperazione strutturata permanente.
               (1)  Disciplinata dagli articoli da 42 a 46 TUE.
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