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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
• comunicare in modo chiaro e coerente: bisogna evitare i mortali conflitti che
esistono tra i comportamenti attesi dichiarati ed i comportamenti realmente
premiati/penalizzati (es. dichiarare “saremo una organizzazione con propensio-
ne al rischio” mentre si punisce chi fallisce nel prenderne uno). Ciò può con-
fondere e far “arrabbiare” le risorse chiave. I messaggi comunicati in fase di
integrazione devono essere rispecchiati dai comportamenti realmente adottati
dal management e via via rinforzati.
Questo impone dunque di affrontare e gestire il cambiamento attraverso
l’utilizzo dello strumento più potente per agevolare il processo di integrazione,
ovvero la comunicazione. Ciò significa non solo impostare piani di comunica-
zione ad hoc, ma anche realizzare azioni di analisi delle percezioni/preoccupa-
zioni delle persone e di gruppi di portatori di interesse.
Allora, e concludo, per conquistare il futuro non basta solo adottare stra-
tegie di breve termine per la gestione del cambiamento, bensì esso stesso deve
diventare endogeno al sistema con la necessità di monitorarlo e gestirlo nelle
attività quotidiane. L’obiettivo dunque non è quello di rincorrerlo, ma di affer-
rarlo mettendo continuamente in discussione lo status quo mantenendo sempre
attivi i valori della tradizione (quale fonte ispiratrice e regolatore di azioni e
comportamenti) coniugandoli con le esigenze di rinnovamento del contesto per
rendere sempre aggiornate le capacità fattuali di organizzazioni ed istituzioni
nella prospettiva concreta di continuare a creare valore.
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