Page 36 - Rassegna 2018-3
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LA MAFIA A OSTIA. QUANDO TUTTO APPARE DIVERSO



                  Schema 4
                               GENESI DI NUOVE SOGGETTIVITÀ MAFIOSE
                                          MODELLI A CONFRONTO

                                         Con spostamento nello spazio Senza spostamento nello spazio
                                         PER EMANAZIONE
                Appartenenza a organizzazioni                     PER IBRIDAZIONE
                                         ‘ndrangheta:  Bardonecchia  (TO),
                tradizionali                                      camorra: Contini, Lucciardi (NA).
                                         Buccinasco (MI), Brescello (RE).
                                                                  PER GERMINAZIONE SPONTANEA
                Indipendenza da organizzazio- PER EVOLUZIONE      “mala del Brenta” di Felice Maniero:
                ni tradizionali          Fasciani, Spada: Ostia, Roma
                                                                  Campolongo Maggiore (VE).

                    Esso, come si può vedere, incrocia in una tabella a doppia entrata i rap-
               porti dei nuovi protagonisti mafiosi con le organizzazioni mafiose tradizionali,
               se cioè di appartenenza o indipendenza, e la natura dei loro legami con il terri-
               torio su cui agiscono, se cioè di origine o di elezione. La variante più diffusa, e
               più studiata, è sicuramente quella della genesi per emanazione. Il nuovo gruppo
               con cui a un certo punto un sistema territoriale e sociale è costretto a confron-
               tarsi è espressione in tal caso di un clan operante in un’area a tradizionale pre-
               senza di mafia. Di cui progressivamente diventa il prolungamento sulla nuova
               area, in genere dotandosi di una qualche (ma mai assoluta) autonomia. A volte
               sulla scia di boss inviati al soggiorno obbligato, a volte no.
                    Gli studi segnalano in particolare i casi di Bardonecchia, in Piemonte, primo
               comune  sciolto  per  mafia  al  Nord ;  di  Buccinasco,  alle  porte  sud  di  Milano,
                                                 (98)
               soprannominata significativamente “la Platì del Nord” (99);  e di Brescello, a un passo
               da Reggio Emilia, da poco uscita da un lungo periodo di commissariamento . Al
                                                                                      (100)
               polo opposto, in diagonale, vi è la variante della germinazione spontanea, in cui
               ricade senz’altro la vicenda della mafia del Brenta guidata da Felice Maniero.
                    Una storia aperta e chiusa in nemmeno quindici anni, attraversando tutti gli
               anni  Ottanta.  Senza  retroterra  storico,  senza  filiazioni  (come  noto,  Maniero
               divenne collaboratore di giustizia). Che colse di sorpresa la società veneta, tanto
               che l’esperienza venne ribattezzata dalla stampa come “mala (e non mafia) del
               Brenta”. In quel caso un criminale spregiudicato e capace non fece altro che adot-
               tare il metodo mafioso - come tale riconosciuto dalla magistratura - in un ambien-
               te potenzialmente estraneo ma che mostrò invece le proprie compatibilità, anche
               (98)  Rocco SCIARRONE, Mafie vecchie, mafie nuove, op. cit., Federico VARESE, Mafie in movimento, op. cit.
               (99)  Nando DALLA CHIESA, Martina PANZARASA, Buccinasco, cit.
               (100) Ombretta INGRASCÌ, La ‘ndrangheta a Brescello, Rapporto di ricerca, Cross, Università degli
                    Studi di Milano, settembre 2018.
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