Page 26 - Rassegna 2018-3
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LA MAFIA A OSTIA. QUANDO TUTTO APPARE DIVERSO
Schema 2
Forme e servizi del pizzo
Le forme del pizzo I “servizi” offerti
1) Richiesta di denaro 1) Protezione verso altri clan
2) Imposizione di servizi o prodotti 2) Recupero refurtiva
3) Obbligo di assunzione di personale 3) Risorse militari
Spicca, infine, tra le attività illecite il racket delle case popolari, settore di
investimento peculiare della criminalità romana. Si tratta di un’attività legata alle
esigenze specifiche del contesto locale: in una città in perenne emergenza abi-
tativa, infatti, il controllo degli accessi alle abitazioni rappresenta un importante
strumento di accrescimento del consenso, nonché di controllo del territorio. A
Ostia tutti i gruppi criminali gestiscono (o hanno gestito) delle palazzine e ne
“vendono” l’accesso attraverso un tariffario basato sulla metratura dell’apparta-
mento. Quello che si ottiene, in cambio di cifre anche consistenti, è il “servizio”
di sostituzione della serratura blindata, anche se si tratta intuitivamente di un
possesso del tutto aleatorio .
(67)
Rispetto a quanto è emerso dagli studi e dalle indagini realizzati su altri
casi centro-settentrionali, si riscontrano importanti differenze sia nelle forme
dell’economia illegale sia, ancor più, nelle forme dell’economia “legale”. A
Ostia i clan non sembrano avere interessi nelle costruzioni e nei lavori pubblici,
che al Nord rappresentano, invece, settori chiave di investimento , al punto di
(68)
sostituire parzialmente, secondo alcuni studi , il traffico di droga come “punta
(69)
di diamante” (70) del business mafioso. E questo nonostante il quartiere sia stato
negli anni oggetto di rilevanti modifiche urbanistiche e di diverse speculazioni
edilizie. I clan ostiensi sembrano, piuttosto, interessati principalmente alle atti-
vità legate al commercio e al settore della ricettività turistica (in particolare bar,
ristoranti (71) e lidi balneari ).
(72)
(67) L’appartamento potrebbe infatti essere sottratto all’inquilino in qualsiasi momento in caso di controlli.
(68) Si veda CROSS, Secondo rapporto sulle aree settentrionali per la Presidenza della Commissione parlamentare di
inchiesta sul fenomeno mafioso, 2015, Università degli Studi di Milano, ora in ora allegato in RELAZIONE
CONCLUSIVA della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre
associazioni criminali, anche straniere (XVII Legislatura, Doc. XXIII, n. 38), Roma, 2018.
(69) CROSS, op. cit.
(70) NANDO DALLA CHIESA, Passaggio a Nord, op. cit, pag. 113.
(71) Per l’importanza anche strategica dell’investimento in bar e ristoranti si rimanda a Ilaria
MELI, La geografia degli incontri di ‘ndrangheta in Lombardia, in POLIS, Il Mulino, Bologna, 2015,
n. 3, pagg. 391-416.
(72) Su settantuno concessioni balneari, almeno venti risultano negli anni in affari o direttamente
gestite dai clan del litorale.
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