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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
a danno dei concessionari degli stabilimenti balneari ) che - stando alle inda-
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gini e anche alle interviste svolte - è andato assumendo nel tempo forme
diverse.
Come sempre più spesso accade anche in altri contesti, la classica richiesta
di denaro, giustificata con la formula “i soldi per le creature” , viene crescen-
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temente affiancata dall’imposizione di prodotti, in particolare nel caso delle
videoslot (62) (“O metti le mie o mi dai duemila euro al mese” (63) dice uno dei
Fasciani al titolare di un bar), o di servizi terzi, come con la segnalazione della
ditta a cui rivolgersi in caso di lavori.
Sono stati inoltre scoperti casi di proprietari costretti ad assumere soggetti
vicini ai clan, ad esempio per il servizio di security.
Spesso è la stessa usura a sfociare nell’imposizione di un pizzo davanti
all’insolvenza del debitore. Gli imprenditori quasi sempre cedono alla
richiesta, senza rivolgersi alle Forze dell’ordine: sono pochissimi i casi di
denunce.
L’omertà è dovuta ovviamente alla paura di ritorsioni, che non sono solo
minacciate, come mostrano i numerosi incendi che hanno colpito gli stabili-
menti negli ultimi anni, ma in alcuni casi risponde anche a un calcolo preciso :
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infatti, in un’area ristretta che vede la concorrenza di gruppi diversi, la corre-
sponsione di un pizzo torna ad assumere la classica funzione di una garanzia di
protezione.
La dazione mensile rappresenta, così, quasi un “investimento per il futu-
ro” , con gli imprenditori che arrivano a scegliere il clan a cui versarlo sulla
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base di soggettive valutazioni di affidabilità, ad esempio per il recupero della
refurtiva in caso di furto (66) (Schema 2).
(60) Come dimostrano anche i numerosi incendi che li colpiscono, nel silenzio delle vittime.
(61) Tribunale di Roma. 2018, Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Spada Carmine+38,
n. 47412/2015, pag. 116.
(62) In base a quanto emerso dalle indagini (Nuova Alba e Eclissi) i Fasciani, in particolare, erano
proprietari di una concessionaria, mentre gli Spada imponevano una macchinetta loro, scol-
legata dai monopoli di Stato, ogni due macchinette affittate.
(63) Tribunale di Roma. 2015, Sommario ragionato delle conclusioni del pubblico ministero, n. 54911/12,
pag. 125.
(64) Si fa qui riferimento ad alcuni elementi del meccanismo dell’attrazione fatale, NANDO DALLA
CHIESA, L’impresa mafiosa, Cavallotti University Press, Milano, 2012.
(65) ILARIA CALÒ, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, interven-
to durante il seminario Le mani sulla città. Come le mafie si spartiscono Roma, Roma, 21 marzo
2018.
(66) Tribunale di Roma. 2018, Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Spada Carmine+38,
n. 47412/2015, pag. 51.
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