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TRIBUNA DI STORIA MILITARE




             5. L’Arma nell’AFIS: il suo ruolo. L’intelligence
                  L’Arma ebbe un ruolo importante in questa ‘impresa’ italiana: garantire
             subito l’ordine e la sicurezza in Somalia e riorganizzare le Forze di Polizia della
             Somalia cui demandare il compito sopra descritto .
                                                             (13)
                  In particolare occorreva assorbire le Forze di polizia somale, inquadran-
             dole con i nuclei del Gruppo Territoriale dei Carabinieri, già in corso di avan-
             zato approntamento, durante la fase precedente lo sbarco in Somalia e suddivi-
             si, sin dalla partenza, per provincia e località di destinazione. Al riguardo, con
             lo  scaglione  avanzato,  arrivarono  in  Somalia  il  Comandante  del  Gruppo
             Territoriale; un ufficiale per ogni provincia, in modo da affiancare con un suf-
             ficiente  anticipo  i  corrispondenti  organi  di  polizia  britannica  da  sostituire,
             affinché fossero, all’atto dello sbarco dell’intero Corpo di Sicurezza, perfetta-
             mente orientati sulla situazione locale, sui servizi d’istituto di propria giurisdi-
             zione; quindi in grado di facilitare l’operazione di trapasso dei poteri agli italia-
             ni, come previsto dal Piano Caesar imposto dagli inglesi .
                                                                   (14)
                  Le Direttive politiche, per quanto provvisorie, non potevano omettere,
             anche se solo per accenni, un’indicazione relativa a quel che rendeva possibile
             nella maggioranza dei casi, un’azione di governo precisa e puntuale. Senza noti-
             zie accurate, politiche e sociali, il territorio non era possibile gestirlo e questa
             conoscenza poteva essere fornita solo da una raccolta informativa capillare e
             puntuale, collazionata e analizzata, per stabilire alcune linee di indirizzo e com-
             portamento.  Un  impegno  in  cui  l’Arma  aveva  una  tradizione  consolidata  e
             aveva nel passato fornito importanti utili elementi.
                  Nell’Accordo di Tutela non poteva essere menzionata ma era tecnicamen-
             te  demandata  all’Arma  la  raccolta  informativa,  controspionaggio  compreso,
             considerata  anche  la  capillarità  di  presenza  sul  territorio  somalo  ben  prima
             dell’occupazione britannica.

             (13)  Cfr. Flavio CARBONE, Verso l’indipendenza. I Carabinieri e la formazione della Polizia Somala, in
                  www.carabinieri.it, NOTIZIARIO STORICO, Anno 1, n. 5, pagg. 41-42:… l’Arma dei Carabinieri ebbe
                  compiti di garantire immediatamente l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio e di riorganizzare quindi
                  le Forze dell’ordine locali, a cui assegnare progressivamente le funzioni di polizia guidate dall’attività di tutto
                  raggio demandato a ufficiali, sottufficiali, carabinieri, garantendo progressivamente le posizioni di comando
                  aperte agli agenti somali, in linea con una sempre maggiore autonomia operativa… Vedi anche AUSCC,
                  posizione 871.15, Relazione dell’attività svolta dall’Arma dei Carabinieri in Somalia dal 1° aprile 1950
                  al dicembre 1958, redatta il 4 dicembre 1958 dall’allora tenente colonnello Alfredo ARNERA,
                  Comandante delle Forze di Polizia della Somalia dal 16 maggio 1956 al 31 dicembre 1958. Per
                  la composizione iniziale del Gruppo Carabinieri, v. anche Ufficio Storico - Stato Maggiore
                  Esercito, Somalia, Vol. II, dal 1914 al 1934… cit., pag. 529, oltre a Flavio CARBONE, cit. supra.
             (14)  Piano di sostituzione previsto da Londra e approvato in sede internazionale con due i prin-
                  cipi fondamentali: la sostituzione degli elementi militari britannici fatta man to man (uomo a
                  uomo) e l’inizio di essa dalle regioni periferiche per convergere gradualmente su Mogadiscio
                  e sue strutture.
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