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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
Per dare maggiore comprensione al lettore si scompone la fattispecie di
tali reati in due momenti temporali distinti a seconda dell’erogazione e utilizza-
zione del finanziamento, e che si possono rappresentare come segue:
- fase antecedente all’erogazione del finanziamento: in tale momento ricorrono
l’indebita percezione di erogazioni, cioè insieme di azioni con le quali si omet-
tono delle informazioni, si attestano delle cose non vere o si presentano/utiliz-
zano documentazioni false con il fine di conseguire dei contributi o finanzia-
menti da Enti Pubblici; mentre nella truffa si è di fronte ad artifizi o raggiri che
inducono un soggetto in errore per conseguire un ingiusto profitto. I due reati
hanno un punto in comune cioè quello temporale ma poi prendono due strade
differenti in come si sostanzia il reato. La frode informatica a danno dello Stato
o di altro ente pubblico ha gli stessi elementi costitutivi del reato di truffa con
la differenza che l’attività illecita non investe la persona ma un sistema informa-
tico. Infine, i reati in materia di erogazioni pubbliche (art. 316-bis, 316-ter e 640-
bis c.p.) sono negli ultimi periodi piuttosto ricorrenti;
- fase dell’erogazione del finanziamento: si configura il reato della malversazio-
ne a danno dello Stato ove la società che, avendo ricevuto un finanziamento (da
parte dello Stato, Comunità Europea o altro Ente Pubblico), lo utilizza per i
propri scopi, anziché perseguire iniziative dirette alla realizzazione di opere o
allo svolgimento di attività di interesse pubblico, o per finalità diverse da quelle
che ne abbiano giustificato l’erogazione.
Per consentire al lettore il riscontro pratico dell’ambito in cui tali reati si
concretizzano nelle società si segnalano ad esempio:
- partecipazioni a gare e bandi di gara o rilascio di autorizzazioni dalla PA
di interesse aziendale, inclusa la partecipazione a bandi inerenti il servizio di
illuminazione pubblica;
- investimenti, contributi o fondo per nuovi investimenti;
- affidamenti da parte di enti della PA o tramite contratto sottoscritto con
il consorzio a questi riconducibile;
- in genere nei rapporti con le Autorità di Controllo;
- predisposizione della documentazione attestante condizioni essenziali
per il rilascio di provvedimenti autorizzatori da parte della PA, gestione delle
attività della discarica e alla gestione della tariffa di igiene ambientale; gestione
delle ecostazioni consortili;
- attività aziendali che richiedono l’utilizzo di sistemi informatici gestiti
dalla PA (Entratel).
Il secondo tipo di reato, preso in considerazione nell’ambito di quelli
contro la PA, è quello dell’articolo 25 del D.Lgs. 231 “concussione, induzione
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