Page 17 - Rassegna 2018-2
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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI




                  Per dare maggiore comprensione al lettore si scompone la fattispecie di
             tali reati in due momenti temporali distinti a seconda dell’erogazione e utilizza-
             zione del finanziamento, e che si possono rappresentare come segue:
                  - fase antecedente all’erogazione del finanziamento: in tale momento ricorrono
             l’indebita percezione di erogazioni, cioè insieme di azioni con le quali si omet-
             tono delle informazioni, si attestano delle cose non vere o si presentano/utiliz-
             zano documentazioni false con il fine di conseguire dei contributi o finanzia-
             menti da Enti Pubblici; mentre nella truffa si è di fronte ad artifizi o raggiri che
             inducono un soggetto in errore per conseguire un ingiusto profitto. I due reati
             hanno un punto in comune cioè quello temporale ma poi prendono due strade
             differenti in come si sostanzia il reato. La frode informatica a danno dello Stato
             o di altro ente pubblico ha gli stessi elementi costitutivi del reato di truffa con
             la differenza che l’attività illecita non investe la persona ma un sistema informa-
             tico. Infine, i reati in materia di erogazioni pubbliche (art. 316-bis, 316-ter e 640-
             bis c.p.) sono negli ultimi periodi piuttosto ricorrenti;
                  - fase dell’erogazione del finanziamento: si configura il reato della malversazio-
             ne a danno dello Stato ove la società che, avendo ricevuto un finanziamento (da
             parte dello Stato, Comunità Europea o altro Ente Pubblico), lo utilizza per i
             propri scopi, anziché perseguire iniziative dirette alla realizzazione di opere o
             allo svolgimento di attività di interesse pubblico, o per finalità diverse da quelle
             che ne abbiano giustificato l’erogazione.
                  Per consentire al lettore il riscontro pratico dell’ambito in cui tali reati si
             concretizzano nelle società si segnalano ad esempio:
                  -  partecipazioni a gare e bandi di gara o rilascio di autorizzazioni dalla PA
             di interesse aziendale, inclusa la partecipazione a bandi inerenti il servizio di
             illuminazione pubblica;
                  -  investimenti, contributi o fondo per nuovi investimenti;
                  -  affidamenti da parte di enti della PA o tramite contratto sottoscritto con
             il consorzio a questi riconducibile;
                  -  in genere nei rapporti con le Autorità di Controllo;
                  -  predisposizione della documentazione attestante condizioni essenziali
             per il rilascio di provvedimenti autorizzatori da parte della PA, gestione delle
             attività della discarica e alla gestione della tariffa di igiene ambientale; gestione
             delle ecostazioni consortili;
                  -  attività aziendali che richiedono l’utilizzo di sistemi informatici gestiti
             dalla PA (Entratel).
                  Il  secondo  tipo  di  reato,  preso  in  considerazione  nell’ambito  di  quelli
             contro la PA, è quello dell’articolo 25 del D.Lgs. 231 “concussione, induzione


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