Page 15 - Rassegna 2018-2
P. 15
STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
In tal senso censurare e sanzionare anche la sola promessa di utilità è
forse l’elemento innovativo più specifico per scoraggiare il malcostume spesso
presente nelle società e o negli enti.
La normativa prevede peraltro una condizione quasi esimente per la
società, la quale nella sostanza resta comunque soggetto terzo rispetto
alla persona fisica che materialmente commette l’illecito e che, come
spesso accade, lo potrebbe porre in essere unicamente per generare un
vantaggio di cui la società o l’ente - nel suo sistema di management - è
inconsapevole.
b. Le due principali condizioni esimenti per la società
Sono di per sè semplici nella individuazione:
- il dotarsi di un modello di organizzazione, gestione e controllo (mOG
231) caratterizzato da criteri di efficienza, praticabilità e funzionalità ragionevol-
mente in grado di limitare le probabilità di commissione di reati ricompresi
nell’area di rischio legata all’attività dell’impresa;
- l’istituire un organismo interno all’ente (OdV 231) che abbia com-
piti di iniziativa e di controllo sulla efficacia del modello e che sia dotato
di piena autonomia nell’esercizio della supervisione e del potere discipli-
nare.
c. Modello Organizzativo di Gestione e Controllo 231 (MOG o Modello 231)
L’eventuale mancata adozione del modello 231 non è soggetta ad alcuna
sanzione, ma espone pienamente la società alla responsabilità per gli illeciti rea-
lizzati da amministratori e dipendenti.
Il modello non deve essere “costruito” seguendo delle regole standard ma
deve essere attuato in modo efficace con l’intento di far sì che il modello diventi
parte integrante dell’ente, attraverso l’esperienza dell’organizzazione e della
struttura.
La realizzazione del mOG deve porre particolare attenzione all’analisi dei
processi aziendali al fine di determinare le aree e le attività con profili di rischio
231, ovvero l’esposizione dell’ente stesso ai reati contemplati nel Decreto; in tal
modo le procedure gestionali e i processi decisionali devono essere realizzati
per prevenire i reati presupposto.
La presenza di un mOG non meramente teorico evita l’applicazione delle
sanzioni interdittive. Il modello 231 deve essere adeguato nel tempo ai cambia-
menti aziendali e o alla introduzione di nuovi reati presupposto e deve contem-
plare le sanzioni per i soggetti che compiono violazioni del medesimo o del
connesso Codice Etico.
14