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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
Monreale (PA). 2° anniversario dell’uccisione del Capitano Emanuele Basile: discorso del Vice Comandante
Generale dell’Arma in occasione dello scoprimento di un busto nei locali della Compagnia Carabinieri.
Ecco che il saluto del Vice Comandante dell’Arma, del Carabiniere più
elevato in grado, per Dalla Chiesa costituiva anche un momento di grande emo-
zione e di lascito spirituale a chi si sarebbe trovato con la sua uniforme al ser-
vizio del Paese come traspare di tanto in tanto nel suo discorso.
In realtà, le sue parole lasciano emergere anche qualche inquietudine pro-
prio a proposito della nuova esperienza di vita che stava per iniziare; in quel
discorso egli proclamava la sua fede: “ancora di fede quella di cui ho bisogno,
ho tanto bisogno nell’affrontare la nuova strada”.
È probabile dunque che egli, in quelle pochissime ore tra il suo arrivo a
Palermo il 30 aprile e la cerimonia di commiato dai Carabinieri il 5 maggio,
avesse già colto alcune questioni particolarmente critiche dei “cento giorni a
Palermo”. Era la testimonianza di ciò che egli vedeva nel suo immediato futuro;
avvertiva e affermava apertamente le proprie preoccupazioni. Dalla Chiesa
aveva oramai abbandonato la “sua” Arma, l’Istituzione che tanto aveva fatto
per lui e per la quale tanto aveva dato. Da uomo dello Stato quale era, c’era
un’altra sfida che lo attendeva e per la quale gli avevano chiesto di ritornare in
Sicilia.
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