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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
Temendo l’ira di Tipu, gli ambasciatori protestarono di non esser venuti
per fare reclutamenti, e insorsero quando Malartic presentò la tariffa delle
paghe, quadruple rispetto ai precedenti ingaggi , ma il governatore fece la
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voce grossa, tutti i loro vecchi referenti si tirarono indietro (127) e alla fine i due
tapini si rassegnarono, chiedendo almeno attestati di aver fatto tutto il possibile,
nella speranza di placare così l’ira del sultano.
Il bando fruttò appena un centinaio di volontari (128) e il 7 marzo Malartic e
Sercey designarono il capobrigata Chappuis de Saint Romain comandante in
capo e Dubuc, promosso capitano di vascello , comandante le forze navali,
(129)
con una decina tra ufficiali e maestranze .
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La spedizione, che includeva anche la famiglia di Dubuc e almeno altre
quattro mogli di ufficiali , salpò il 7 marzo sulla fregata La Preneuse, comanda-
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ta dall’intrepido Jean-Marthe-Adrien L’Hermitte (1766-1826).
Dopo una tappa alla Réunion (10 marzo) per imbarcare altri quattro
volontari, La Preneuse fece rotta su Malabar e, risalendo la costa, il 21 aprile avvi-
(126) Advices, XXX, Gli ambasciatori a Malartic, 21 febbraio: XXXI Replica di Malartic, 27 feb-
braio, pagg. 137-139 = Kausar, pagg. 180-183. A Chappuis e Dubuc erano accordate 2.000
rupie [250 sterline = 5.000 franchi] al mese, 1.800 al capolegione Dumoulin, 1.500 ai capi-
battaglione, 500 ai capitani, al chirurgo e ai tenenti di vascello, 300 ai tenenti e alle insegne
di vascello, 250 al maestro di porto, 200 al costruttore navale, 60 ai portabandiera, 50 ai ser-
genti, 40 ai caporali, 28 ai volontari e 22 ai tamburi. Advices, XXXVII, Malartic a Tipu, 7
marzo, pag. 147 = Kausar, pagg. 193-199.
(127) Magallon rispose di essere malato, Cossigny di avere la gotta e che Monneron era morto.
Descomber si diffuse in consigli strategici sulla necessità di una grande coalizione indiana,
anzi asiatica contro il nemico comune, imitando l’Europa che grazie alla filosofia aveva
risolto le vecchie divisioni religiose [Advices, XXXVI, pagg. 144-147 = Kausar, pagg. 188-
193].
(128) La lista stesa il 26 aprile dagli ambasciatori includeva 3 comandanti, 10 ufficiali superiori, 2
ufficiali e 1 guardia d’artiglieria, 6 ufficiali e 4 maestranze di marina, 5 capitani, 6 sergenti, 1
interprete, 36 soldati europei e 22 indigeni, per i quali chiedevano 4 palanchini e 30 cavalli
[Kausar, pagg. 92-93].
(129) Nella «Liste générale des Officiers de la Marine» del 1796 (Journal Militaire An VI 1796, 2e
partie, pag. 923), risulta semplice lieutenant de vaisseau, e per giunta auxiliaire
(Correspondance générale, V, 1074).
(130) La lista di Sercey includeva due tenenti (Charlemagne Maré de la Rabinais e Saint-
Gênes), cinque insegne (Jacques Barth, Jacques Roberts, Pierre Filletaz, Pierre Petit,
Jacques Dudemain), un mastro di porto (Michel Lelée di L’Orient) e un costruttore
navale (Jacob Merlet di Bordeaux). Dubuc promosse Filletaz maggiore e Barth tenen-
te e aggiunse un carpentiere (François Robert) e un cadetto (Bessière); inoltre tra le
insegne sbarcate mancava J. Roberts. Dal database sullo «Slave Trade 1720s-1820s»
curato dalla] risulta [pag. 74] che nel luglio 1778 Maré de la Rabinais era capitano della
goletta negriera La Jeune Julie, da 40 tonnellate di carico [OA 57 Series, Mauritius
National Archives].
(131) Kausar A., n. 20, pag. 130.
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