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L’AFFAIRE DUBUC - 1787-1805. BONAPARTE, L’INDIA E LE SPIE



               stesso di poter gestire direttamente i contatti con lui per utilizzarlo come
               agente doppio.
                    Aggiungeva di giustiziare i francesi messi ai ferri per indisciplina e di ordi-
               nare a Dompard di addestrare i francesi di Camp Lally, accordandogli un mese
               per dimostrare di essere realmente capace di comandarli .
                                                                      (121)
               d. L’ambasciata di Tipu a Mauritius (9 ottobre 1797 - 24 aprile 1798)
                    Alla  fine,  passata  la  stagione  dei  monsoni,  Tipu  decise  di  rispedire  gli
               ambasciatori, ridotti a due (Husain Ali e Muhammad Ibrahim) e stavolta tra-
               sportati da Ripaud, costretto però a sottoscrivere una cambiale per le 17mila
               rupie .
                    (122)
                    Partita da Seringapatam il 9 ottobre, l’ambasceria salpò da Mangalore il 5
               dicembre: durante la traversata Ripaud pretese di leggere i dispacci di Tipu per
               Malartic per controllare non vi fossero accuse nei suoi confronti., e al rifiuto
               degli ambasciatori li prese di forza .
                                                 (123)
                    Rassicurato dal tenore delle lettere, Ripaud proseguì e il 19 gennaio 1798
               scaricò gli ambasciatori a Port-Nord-Ouest (già Port-Louis).
                    Ricevuti con tutti gli onori in barba alle più elementari cautele di segre-
               tezza (124) , gli ambasciatori dovettero prendere atto che lì nessuno li stava aspet-
               tando e che al massimo potevano affidare le lettere di Tipu per il direttorio alle
               due fregate (La Vertu e La Régénerée) in partenza per scortare alle Canarie due
               galeoni spagnoli di Manila.
                    Malartic spiegò di non potersi privare dei tre scheletrici e giacobi-
               neggianti battaglioni di guarnigione nell’Isola (2 del locale 108 e 1 del
                                                                                   e
               107 di Pondichéry) e si limitò a emanare, il 30 gennaio, un bando per l’ar-
                   e
               ruolamento di volontari   (125) , avanguardia di futuri rinforzi se mai fossero
               arrivati.

               (121) Advices, XLVIII, pagg. 169-171. Asiatic Annual, cit. pagg. 231-232. Negotiations, pagg. XIX-
                     XX nt. Kausar, n. 26, pagg. 219-221.
               (122) Wilks, op. cit., pag. 334.
               (123) Lo scrivono gli ambasciatori nei rispettivi rapporti del 28 maggio 1798 a Tipu, in cui chia-
                     mano Ripaud «traditore» [History of  Mauritius, cit., pag. 537; Wilks, pagg. 335-336; Kausar,
                     nn. A18 e A19, pagg. 97-124].
               (124) Wilks, op. cit., pag. 336.
               (125) Testo del proclama in The History of  Mauritius, cit., pagg. 532-533.
                     Secondo Wilks [pagg. 338-340] Malartic doveva essere consapevole che violando il segreto
                     di Tipu lo esponeva alle contromisure inglesi, e che lo stava deliberatamente sacrificando per
                     «the terrors of a furious democracy» e nella speranza di potersi sbarazzare «of those per-
                     turbed spirits by whom he was sorrounded and assailed, and by expedient of giving a new
                     direction to the lust of plunder, novelty and mischief».
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