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OSSERVATORIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE
Nello stesso tempo, la prassi esaminata mostra che solo in casi limitati si
sono potute accertare effettivamente le responsabilità individuali. Anche per
questo motivo, le Nazioni Unite hanno tentato di mettere in atto una importan-
te serie di misure volte a limitare gli abusi.
Nondimeno, la materiale efficacia delle azioni fin qui intraprese resta
però, a tutt’oggi, assai dubbia. Anzi, la sottoposizione ai diversi fora giurisdi-
zionali di un crescente numero di casi può considerarsi una spia del fatto che
la risposta organizzativa delle Nazioni Unite, sul piano della elaborazione di
sistemi e modelli di prevenzione degli abusi, è ancora debole e lacunosa. A tale
insoddisfacente situazione va a sommarsi, come si è cercato di mostrare, la
notevole difficoltà ad intervenire efficacemente sul piano della repressione
degli illeciti.
In conclusione, se non va certo dimenticata la meritoria opera svolta dai
tanti contingenti nazionali che in situazioni di grande complessità hanno svolto
con professionalità e dedizione i compiti loro assegnati, gli sforzi finalizzati a
reprimere gli illeciti e, di conseguenza, a mantenere intatti il prestigio e l’effi-
cienza non solo delle operazioni di pace, ma, in definitiva, anche
dell’Organizzazione nel suo complesso, richiederebbero, allo stato, un (ulteriore e)
deciso cambio di passo .
(113)
(113) - Si vedano sul punto le interessanti considerazioni di K. DAUGIRDAS, Reputation and the
Responsibility of international organizations, in european Journal of Human Rights, 2015, pagg. 991
ss.; A NOVOSSELOFF (a cura di), le conseil de sécurité des nation unies. entre impuissance et toute-
puissance, Parigi, 2016.
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