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LA RESPONSABILITÀ INTERNAZIONALE PER GLI ILLECITI COMMESSI DAL PERSONALE
IMPEGNATO ALL’ESTERO IN MISSIONI DI PEACEKEEPING ALLA LUCE DELLA PRASSI
Queste critiche hanno condotto, quindi, all’ammissione di una responsa-
bilità ‘morale’ da parte del Segretario generale Ban Ki-moon e alla elaborazione
di piani di intervento per l’intensificazione degli aiuti nei confronti di Haiti per
tentare di arginare l’emergenza, nonché di piani di supporto materiale alle vitti-
me .
(77)
Per finanziare tali progetti è stato istituito un fondo fiduciario per la rac-
colta di proventi su base volontaria che, secondo le previsioni iniziali, doveva
ammontare a quattrocento milioni di dollari, ma che si è dimostrato largamente
insufficiente ed oggi già praticamente esaurito .
(78)
Laddove queste misure fossero intese (soprattutto in considerazione della
mancanza di ulteriori pretese da parte dello Stato haitiano) come adempimento
almeno parziale degli obblighi di cessazione, non ripetizione e riparazione che
derivano dalla commissione di un illecito internazionale , meriterebbe altresì
(79)
di essere sottolineata l’assoluta inadeguatezza delle stesse nell’offrire forme di
tutela alle popolazioni colpite dall’epidemia. Ciò è reso evidente non solo dal
ricorso all’immunità giurisdizionale da parte dell’Organizzazione in sede civile,
ma anche dalla pressoché totale assenza di iniziative volte al risarcimento indi-
viduale delle vittime o delle loro famiglie .
(80)
7. Le principali misure adottate per la prevenzione e repressione di even-
tuali abusi
Anche per la crescente attenzione mediatica posta sugli scandali emersi
durante gli ultimi quindici anni, la reazione delle Nazioni Unite e delle organiz-
zazioni umanitarie non si è fatta attendere.
(77) - Segretario generale, a new approach to cholera in Haiti, U.N. Doc. A/71/620 del 25 novembre
2016.
(78) - Si veda http://mptf.undp.org/factsheet/fund/CLH00 (ultima visita 19 febbraio 2018).
(79) - M. BUSCEMI, op. cit., pag. 1014.
(80) - Come è stato opportunamente evidenziato un tale obbligo potrebbe farsi discendere non
solo dalla già richiamata sez. 29 della Convenzione sui privilegi e le immunità delle Nazioni
Unite, ma anche dall’art. 33, par. 2 e dall’art. 49, par. 4 ARIO: P. PAVONI, immunità e responsa-
bilità dell’onU, cit., pagg. 138-139; M. BUSCEMI, op. cit., pag. 1024.
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