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lo scenarIo attuale (2001-oggI)

                                          Sottotenente Antonio Bianco




               sommarIo: 1.  l’evoluzione  successiva  all’11  settembre.  -  2.  la  morsa  di  Israele:  i  muri  in
                         cisgiordania e a gaza. - 3. missioni internazionali e carabinieri: un impegno lungo
                         cento anni. - 4. gerusalemme eterna capitale: di chi? - 5. Il ricco e il povero: colonie
                         israeliane in cisgiordania.




               1. L’evoluzione successiva all’11 settembre


                    Quel che accadde la mattina dell’11 settembre 2001 è ormai parte della
               storia. Il mondo rimase sconvolto dalle immagini delle torri gemelle rase al
               suolo. Quel giorno è divenuto il vero spartiacque tra il secolo scorso e quello
               attuale.
                    gli  stati  uniti,  dichiarando  la  guerra  al  terrore,  divisero  il  mondo  tra
               quanti erano “con noi” o “contro di noi” e gli Israeliani si identificarono com-
               pletamente decisamente nella strategia di g.W. bush. del resto fin dai primi
               anni settanta la serenità del popolo della “terra di Israele” era stata continua-
               mente oggetto di attacchi terroristici e il governo di tel aviv pensò bene di
               approfittare della situazione per chiudere i conti con i palestinesi e già il 12 set-
               tembre sharon inviò i carri armati in cisgiordania. la situazione peggiorò ulte-
               riormente quando il 27 marzo 2002 al Park Hotel di netanya un attentatore
               palestinese si fece esplodere, uccidendo trenta persone e ferendone centoqua-
               ranta. In risposta al massacro, due giorni dopo, il governo israeliano annunciò
               l’avvio dell’“operazione scudo di difesa”, nel corso della quale venne assediata
               la chiesa della natività. tuttavia, il prezzo più alto lo pagò il campo profughi
               di Jenin, a ventisei chilometri dalla città di nablus, teatro di una rappresaglia che
               fu poi oggetto di un’inchiesta delle nazioni unite e che rivelò risultati sconcer-
               tanti: erano stati uccisi 497 palestinesi mentre diciassettemila avevano perso la
               loro casa. gli stessi media israeliani affermarono che eventi simili avrebbe solo
               accresciuto il desiderio di vendetta.
                    bush sostenne la ripresa dei colloqui di pace, ma al tempo stesso compre-

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