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SCENARIO INTERNAZIONALE
nel 1999 il Partito laburista si riaffermò con barak che riprese la strada
delle trattative. sotto la spinta del Presidente usa clinton i rappresentanti dei
due popoli tornarono a camp david (stesso luogo degli accordi del 1978) per
discutere di pace, riconoscimenti reciproci e della complicatissima questione dei
profughi (un’emergenza umanitaria che stava assumendo proporzioni preoccu-
panti). Questa volta però le trattative mancarono gli obiettivi sperati e il conflit-
to riprese.
a innescare lo scontro fu un gesto del leader della destra israeliana sharon
che provocatoriamente fece visita al monte del tempio di gerusalemme, luogo
sacro per ebrei (sede dell’antichissimo tempio di salomone), musulmani (si
narra che qui maometto assunse al cielo) e cristiani (tra i luoghi centrali della
vita di cristo). Questo affronto scatenò una nuova rivolta, la seconda Intifada,
molto più cruenta della prima sia per la violenza delle manifestazioni e degli
attentati sia per la durezza della repressione.
7. Gli anni 2000: la sfida all’Occidente e la radicalizzazione
nel 2001 le elezioni anticipate in Israele portarono alla netta vittoria di
ariel sharon che inasprì ulteriormente la risposta militare e contestò l’autorità
di arafat, ormai malato e incapace di fermare l’attività terroristica che lui stesso
ufficialmente non condannava. né la repressione né i ripetuti tentativi di media-
zione, specialmente americani, riuscirono a riavviare il dialogo fra le parti. al
contrario, la situazione precipitò in un susseguirsi di attentati e rappresaglie. Il
tutto, a pochi giorni dall’11 settembre 2001.
Riferimenti bibliografici
- united nations, general assembly, a/res/37/123
(http://www.un.org/documents/ga/res/37/a37r123.html);
- g. sabbatuccI e v. vIdotto, Storia contemporanea - Il novecento - a cura
di laterza, 2008.
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