Page 139 - Rassegna 2018-1_2
P. 139

IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO: ORIGINI, EVOLUZIONE, ATTUALITÀ


               tire dagli anni cinquanta, una linea eccessivamente progressista sul piano socia-
               le e autoritaria su quello politico.
                    l’Iran venne trasformato in una repubblica islamica, guidata dall’ayatol-
               lah Khomeini, massima autorità sciita duodecimano. radicalmente anti-occi-
               dentale e anti-americano, il nuovo regime entrò fin da subito in contrasto con
               Washington, accusata di aver supportato lo scià.
                    furono proprio la crisi in Iran e poi l’intervento sovietico in afghanistan
               a spingere il Presidente americano Jimmy carter a enunciare quella che passerà
               alla  storia  come  “dottrina  carter”,  ovvero  l’indicazione  del  medio  oriente
               come  territorio  strategicamente  prioritario  per  gli  stati  uniti  che,  da  quel
               momento, si sentirono legittimati a intervenire nell’area ogni qualvolta gli inte-
               ressi americani venissero minacciati, come gli interventi contro l’Iraq di saddam
               Hussein nel 1991 e nel 2003.
                    In  quest’ottica  la  casa  bianca  ha  sempre  considerato  Israele  come  un
               alleato e una componente essenziale del proprio dispositivo strategico.



               4. Libano 1982: la guerra diventa genocidio

                    la questione palestinese investì anche il vicino libano, stato pluriconfessio-
               nale rimasto estraneo alle vicende belliche, ma sede dell’olP. Proprio la presenza
               di diverse confessioni religiose favorì i contrasti e alimentò una cruenta guerra
               civile con attentati e massacri a danno soprattutto della popolazione civile. nel
               1982 l’esercito israeliano invase il Paese con l’operazione “Pace in galilea” e si
               spinse fino alla capitale beirut con l’intento di eliminare definitivamente l’olP.
                    Intervenne allora una forza multinazionale di pace che consentì l’evacua-
               zione del vertice palestinese (che si trasferì in tunisia) ma ciò non servì a ripor-
               tare la calma. In questo clima di violenza e persecuzioni si ricorda il massacro
               di sabra e shatila, nel quale molti Palestinesi furono uccisi dalle forze libanesi e
               senza che l’esercito israeliano intervenisse. diversi giornalisti internazionali pre-
               senti sul posto riferirono di migliaia di morti (il numero non è mai stato accer-
               tato ma si pensò aggirarsi tra le settecentocinquanta e le tremilacinquecento vit-
               time). l’onu condannò il massacro definendolo “un atto di genocidio” (riso-
               luzione 37/123, sezione d).


                                                                                        137
   134   135   136   137   138   139   140   141   142   143   144