Page 99 - Rassegna 2017-3
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LA PERSONALITÀ PSICOPATICA. VIAGGIO NEL MALE TRA VALUTAZIONE CLINICA,
                               DILEMMA MORALE E PROTEZIONE SOCIALE


                  Lo scritto, letto e ampiamente commentato, ebbe conseguenze sul giudi-
             zio  penale  in  cui  fu  coinvolto  nel  1843  -  l’anno  successivo  -  tale  Daniel
             M’Naghten  il  quale  uccise  con  un  colpo  di  pistola  alla  schiena  Edward
             Drummond,  un  impiegato  ministeriale,  scambiandolo  per  l’allora  Primo
             Ministro Robert Peel. Il processo che ne scaturì, e che terminò con il ricono-
             scimento di una parziale insanità di mente per il M’Naghten (adesso lo si indi-
             cherebbe come affetto da un delirio di persecuzione), tuttavia tenne banco perchè
             la sua sentenza influì sullo stesso concetto di esimente per ragioni di infermità,
             tanto  che  ancora  oggi  in  molti  Stati  di  diritto  anglosassone  si  applicano  le
             M’Naghten’s rules per la sua determinazione.
                  La querelle che ne scaturì ruotava intorno ai concetti di “morale sociale”,di
             “condotta sbagliata”, di “sentimenti”.
                  In breve,la mania senza delirio, la monomania, l’insanità morale, seppur
             ben definitite e descritte a mezzo della osservazione del comportamento mani-
             festo, non erano in grado di incidere e convincere con sufficienti argomenta-
             zioni sul livello più interno del funzionamento psichico, enucleando con chia-
             rezza la presenza - o assenza - di una malattia mentale.
                  Come direbbero il Prof. Ugo Fornari e il Prof. Romolo Rossi, i più accre-
             ditati psichiatri forensi d’Italia: “... non c’è bisogno che una persona sia matta, folle, per-
             chè commetta fatti orrendi. La cattiveria esiste. Eccome...”.
                  Dalla moral insanity di Prichard, intesa come mancata introiezione di emo-
             zioni mature, regole sociali e norme del diritto naturale, è derivata una specifica
             area  delle  scienze  psicologiche,  che  pongono  odiernamente  il  dilemma  morale
             come  palcoscenico  per  l’osservazione  della  capacità  operazionale  dell’essere
             umano in scelte ancorate emotivamente ed eticamente.
                  L’argomento è interessante anche perché rende possibile a chi scrive evi-
             denziare alcuni altri nuclei - stavolta più a corollario - della personalità psicopa-
             tica. Il “dilemma morale” che viene sovente utilizzato per illustrare la questione
             è il “dilemma di Heinz”. Heinz è un giovane marito la cui moglie è affetta da una
             mortale malattia dalla quale potrà guarire se potrà assumere un farmaco speciale
             inventato dopo lunghi anni di ricerca da un farmacista. Ma il farmacista, per
             cedere il farmaco ad Heinz, chiede una ingentissima somma di danaro, a ristoro
             di tutte le spese sostenute per la ricerca.

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