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LA PERSONALITÀ PSICOPATICA. VIAGGIO NEL MALE TRA VALUTAZIONE CLINICA,
DILEMMA MORALE E PROTEZIONE SOCIALE
Di lì a qualche anno, in Italia, nella Torino post-unitaria, Marco Ezechia
Lombroso, detto Cesare, padre dell’atavismo criminale e della antropologia cri-
minale, prese la palla al balzo: Pinel, Esquirol, Morel e Magnan gli avevano dato
un formidabile “assist” per rinforzare le sue teorie, che come sappiamo han
rivelato l’amaro sapore della pseudoscienza.
Lanciato come un attaccante a pochi metri dalla porta avversaria, sfoderò
la sua più efficace arringa ne “L’uomo delinquente” in cui, al Capitolo primo “Il
pazzo morale” nel Libro IV, riporta: “… La pazzia morale o monomania affettiva
dell’Esquirol, mania senza delirio del Pinel, o pazzia ragionante, o imbecillità morale, con-
siste, come denota il nome, in un’alterazione del senso morale, che può giungere sino alla sua
assoluta mancanza. Per molto tempo essa non costituì in psichiatria un’entità nosologica, ma
semplicemente un sintomo di altre numerose alienazioni. Ma ora, come in psichiatria avviene
di altre sindromi, quali la paralisi e la demenza, costituisce veramente una specie morbosa a
sé, a cui io ho assegnati caratteri nuovi e precisi, che ne disegnano il quadro clinico sulla base
dell’epilessia, fondendovi insieme la figura del criminale-nato, dal quale assai più difficile rie-
sce il differenziarlo anziché di provarne l’identità…”; per poi meglio dettagliare, traen-
do spunto da R. Kraff-Ebing : “… Sono una specie di idioti morali, che non possono
(14)
elevarsi a comprendere il sentimento morale dovuto all’educazione: questo si arresta alla
forma teorica senza tradursi in pratica; sono ciechi morali, perché la loro retina psichica è ane-
stesica. Manca in essi la facoltà di utilizzare nozioni di estetica, di morale, di modo che gli
istinti latenti nel fondo di ogni uomo prendono il sopravvento. Le nozioni d’interesse personale
dell’utile o dei danno, dedotte dalla logica pura, possono essere normali; donde un freddo egoi-
smo che rinnega il bello, il buono, insofferenza alla sventura altrui e al giudizio degli altri. Se
vengono in collisione colla legge l’indifferenza si muta in odio, in vendetta, in ferocia, nella
persuasione di essere in diritto di fare il male; o la nozione della colpabilità che hanno in certi
casi è affatto astratta e quasi meccanica della legge”.
Ma fu in Gran Bretagna che la teoria della “insanità morale” (ma anche la
sua opposta polarità positiva, la “coscienza” del Venerabile Herny Newmann)
aveva trovato la più comoda ospitalità.
(14) - Richard KRAFF-EBING (1840-1902) il cui nome completo era Richard Fridolin Joseph Freiherr
Krafft von Festenberg auf Frohnberg, genannt von Ebing, fu un insigne psichiatra austro-tedesco,
noto per le convinte teorie epigenetiche in tema di malattia mentale e per i neologismi delle
perversioni sessuali.
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