Page 94 - Rassegna 2017-3
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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
Pinel aveva individuato uno dei nuclei centrali della psicopatia: l’abnormità
delle emozioni - totalmente mancanti quelle verso il prossimo - che costituivano
una struttura affettiva alienata, ma non esternamente apprezzabile per via del-
l’assenza di manifestazioni parossistiche. Pinel, cioè, non avrebbe percepito
alcunchè di questi specifici individui se essi non avessero commesso dei crimini,
così ritrovandosi ristretti alla Salpètriére, a sua disposizione.
La manie sans delire scontornata da Pinel afferiva quindi una configurazione
in cui l’individuo, senza rimorsi o sensi di colpa, perveniva al soddisfacimento
di desideri e passioni, anche in dispregio del prossimo. Ma erano soggetti abili
nel convincere, anche affabili, concentrati nel non farsi trovare in errore, tanto
abili che Pinel li definì anche “foux raissonante”, folli ragionanti, sebbene il ter-
mine poi confluirà nei disturbi ossessivo-compulsivi. Quindi una follia di senti-
menti, emozioni ed azioni, senza l’incoerenza ed il delirio del pazzo.
Per l’epoca fu un novità. Si dovette convenire, quindi, che non necessaria-
mente alla abnormità affettiva, cioè emozionale, morale, si accompagnavano
disfunzioni organiche o intellettive.
Come ha riportato Beatrice Catini: [la manie sans delire] ha dato luogo a quel-
lo che potremmo chiamare lo scandalo della continuità tra normalità e follia” .
(9)
Jean-Etienne Dominique Esquirol succedette a Pinel alla Salpètriére ere-
ditando anche i suoi studi sulla mania senza delirio, sul conto della quale defini-
zione, però, si poneva una domanda , così compendiabile: “Può esservi uno stato
(10)
patologico per cui un essere umano è portato a commettere atti che la coscienza rifiuta che ven-
gano commessi?”. Lo psichiatra si dedicò quindi alla ricerca di una episteme più
complessa rispetto l’eredità solamente semeiotica del Pinel e si insinuò in una
nuova definizione: monomania affettiva ed impulsiva. Lo stato mentale di Esquirol
traeva quindi spunto dalla descrizione prodotta da Pinel ma rincorreva un altro
nucleo centrale, più interno rispetto l’abnormità emotiva ed emozionale. La mono-
mania affettiva di Esquirol impattava la volizione, cioè la volontà dell’individuo
(9) - B. CATINI citando M. GALZIGNA, “Gli infortuni della libertà”, in É.-J. GEORGET, “Discussion
médico-légal sur la folie ou aliénation mentale, suivie de l’examen du procès criminel d’Henriette
Cornier, et de plusieurs autres procès dans lesquels cette malàdie a été alléguée comme moyen de
défense”, Paris, Chez Migneret, 1826.
(10) -ESQUIROL, “De maladies mentales”, Bailliere, Parigi, 1838.
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