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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Heinz non dispone del danaro e quindi potrà avere la cura solo rubandola
               o rapinandola al farmacista, che peraltro abita vicino ad un efficiente ufficio di
               polizia, oppure dovrà lasciar morire la moglie. Il dilemma pone la domanda su
               quale scelta il protagonista dovrebbe adottare e soprattutto sui perché. Il dilem-
               ma di Heinz non ha risposta, nel senso che essa - la risposta, qualunque sia - è
               di gran lunga marginale rispetto all’oggetto di studio. Ciò che invece rileva sono
               le motivazioni a sostegno della risposta data, alla cui conoscenza si perviene con
               ulteriori dilemmi e domande.
                    Le tecniche di indagine della psicologia morale - il cui studio ha occupato
               gran parte della vita di Lawrence Kohlberg, lo psicologo statunitense che le ha
               ideate - sono un ottimo tavolo settorio delle personalità psicopatiche.
                    In  un  interessante  articolo  di  Roberta  Cattani (15)  viene  segnalato  infatti
               come le riposte che gli psicopatici han dato al paradigma di Heinz, rispetto ai
               gruppi  di  controllo,  avessero  connotati  ideativo  e  concettuale,  nel  senso  di
               introiezione e governo delle regole morali, più orientati al timore della punizio-
               ne e della applicazione della legge che non ad una valutazione emotiva, risolu-
               tiva ed armonica al quesito posto. Le risposte così fornite sono tipiche di una
               fase pre-convenzionale, ricorrente nei bambini, che agiscono le proprie scelte flut-
               tuando  nel  timore  della  punizione.  Rispetto  all’individuo  emotivamente  ed
               emozionalmente maturo, che occupa uno stadio post-convenzionale, lo psicopatico
               si paleserebbe come un soggetto emotivamente meno sviluppato che naviga in
               un’area ricompresa tra “egocentrismo proattivo” e timore delle reprimenda.
                    Nella personalità psicopatica si riscontrano quindi assai ridotte capacità di
               sentire  “gli  altri”,  infertilità  nelle  relazioni,  accompagnate  da  spiccate  abilità
               all’evitamento della punizione e spasmodica ricerca del piacere, che poggia su
               una base di onnipotenza.
                    Ricerca del piacere in sé, e per sé, sono entità che viaggiano su una car-
               reggiata ad un solo senso che porta all’edonismo ed al narcisismo, che sono di
               fatto altri nuclei della personalità psicopatica, in cui quella megalomania lipemanica
               che Esquirol diagnosticò in Comte diviene aura di onnipotenza e narcisismo
               patologico.
                    Se Sofocle, Euripide od Ovidio avessero conosciuto Philippe Pinel o Kurt
               (15) - http://www.stateofmind.it/2016/07/, consultato il 28 giugno 2017

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