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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    In tale operazione di analisi e interpretazione, gli elementi devono essere
               infine considerati nel loro insieme e non singolarmente, valutando la loro inti-
               ma interconnessione ed il loro nesso sistematico e verificando se il significato
               di alcuni, per quanto dubbi, non possa spiegarsi invece alla luce di altri, di più
               certa e chiara pregnanza, in un inquadramento generale della vita dell’ente, che
               si cali nel contesto ambientale e tenga ben presenti le coordinate di tempo e di
               luogo che lo contraddistinguono .
                                               (4)
                    Secondo quanto espressamente previsto dal comma 2 dell’articolo 143, gli
               elementi univoci, concreti e rilevanti su collegamenti diretti e indiretti o su forme
               di condizionamento devono essere accertati anche con riferimento al segretario
               comunale o provinciale, al direttore generale, ai dirigenti e ai dipendenti dell’ente
               locale. Qualora all’esito delle verifiche tese all’individuazione di tali forme di con-
               dizionamento si dovessero riscontrare elementi di rilievo con riferimento esclu-
               sivo ai componenti dell’apparato burocratico non si può, comunque, prescindere
               dalla verifica di forme di coinvolgimento anche degli organi di indirizzo politico
               nelle illegittimità imputabili agli organi gestionali. In simili evenienze, allo scopo
               di  supportare  adeguatamente  l’eventuale  proposta  di  scioglimento,  occorre
               dimostrare  puntualmente  specifici  comportamenti  od  omissioni  addebitabili
               anche all’apparato politico e sintomatici di una permeabilità dello stesso alle ille-
               cite interferenze criminali. Potrebbero assumere rilievo, ad esempio, la mancata
               o inadeguata adozione di atti di indirizzo necessari per conformare legittima-
               mente l’operato dei dirigenti, l’atteggiamento supino assunto dagli amministra-
               tori  rispetto  alle  illegittimità  commesse  dai  dirigenti  in  alcuni  delicati  settori
               amministrativi o, più in generale, una responsabilità a titolo di culpa in vigilando
               su modalità dell’agire degli organi di gestione idonei a rivelare una rete consoli-
               data e diffusa di connivenze con esponenti di sodalizi criminali .
                                                                            (5)
               (4) - Cons. St., sez. III, 20 gennaio 2016 n. 197.
               (5) - In questo senso si è espresso anche il Consiglio di Stato, Sez. V, nella sentenza del 23 agosto 2006
                   n. 4946. Il giudice amministrativo ha osservato come una situazione di diffuso, cattivo funziona-
                   mento di alcuni settori dell’amministrazione locale appaia ex se insufficiente ai fini dell’adottabilità
                   dello scioglimento, attesa la necessità di riscontrare sintomatiche disfunzioni nell’agire dell’ammi-
                   nistrazione comunale, alle quali gli amministratori non abbiano saputo porre argine o che non
                   abbiano avvertito adeguatamente, e dalle quali sia dato desumere che interessi economici privati
                   di uomini e di imprese legati alla criminalità hanno saputo giovarsene. La stessa impostazione è
                   stata ribadita più di recente dal TAR Lazio, sez. I nella sentenza del 18 giugno 2012, n. 5606.

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