Page 25 - Rassegna 2017-3
P. 25
LA ‘NDRANGHETA A REGGIO EMILIA. UN CASO DI CONQUISTA DAL BASSO
del soggiorno obbligato: ossia che esistano culture di contesto del tutto imper-
meabili alla penetrazione mafiosa, e anzi capaci di imporre agli esponenti
mafiosi una condizione di isolamento.
La teoria ha d’altronde trovato facile riscontro nell’opinione pubblica gra-
zie a un colossale equivoco sociologico, ossia grazie a una lettura ancora primi-
tiva e ingenua delle ragioni di sviluppo del fenomeno mafioso. Diventa perciò
utile isolare qui analiticamente gli ingredienti del “sistema degli anticorpi”, così
da meglio comprendere la fortuna di cui ha potuto godere questo speciale
modello di rimozione. Ne indichiamo in particolare sei:
a)la qualità dei sistemi formativi, e in particolare degli asili e delle scuole
elementari: considerate tra le migliori del mondo, rette su pedagogie avanzate,
su una grande attenzione ai servizi all’infanzia e su valori educativi d’avanguar-
dia;
b)le grandi tradizioni partecipative, la forza degli orientamenti civici, la
struttura delle reti di socialità, atte a costruire un modello di impegno solidale,
di prevenzione e lotta alle aree di abbandono e di esclusione;
c)la lungimiranza delle pubbliche amministrazioni locali, formate a una
scuola politica esigente e selettiva, dedite al bene comune ed educate a relegare
ai margini le spinte o le tentazioni particolaristiche nell’azione di governo;
d)una forma di economia d’avanguardia, caratterizzata da un primato
assoluto dell’ideale cooperativo, difficilmente penetrabile dall’ideologia capitali-
stica, meno che mai dal capitalismo mafioso ;
(46)
e)la tradizionale dominanza, a livello regionale e cittadino, di un partito
politico, il Pci, contraddistinto da una lunga lotta contro il fenomeno mafioso
in Sicilia (dai sindacalisti contadini del dopoguerra a leader di prestigio come
Girolamo Li Causi o Pio La Torre) e che ha fatto a lungo della “questione
morale” la sua bandiera;
f) gli ideali della Resistenza, rappresentati simbolicamente dalla leggenda
dei fratelli Cervi, che ancora oggi forniscono a gran parte del popolo reggiano
una bandiera identitaria carica di suggestioni storiche e morali.
(46) - Sulla specificità del sistema socio-economico emiliano rimane fondamentale il contributo di
Carlo TRIGILIA, Grandi partiti e piccole imprese: comunisti e democristiani nelle regioni a economia diffusa,
Il Mulino, Bologna, 1986.
23