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LA ‘NDRANGHETA A REGGIO EMILIA. UN CASO DI CONQUISTA DAL BASSO


                  Tuttavia questa vocazione della ‘ndrangheta cutrese a “fare impresa” non
             va assolutizzata, anche se ogni tanto lo si fa pure all’interno di documenti uffi-
             ciali. Va infatti considerata con attenzione la specifica funzione esercitata dal-
             l’impresa mafiosa all’interno della strategia adattiva del clan, che è primariamen-
             te strategia di conquista .
                                   (41)
                  L’impresa rappresenta cioè da un certo punto in poi uno strumento ope-
             rativo per l’organizzazione mafiosa, determinata a trasferire, appena possibile, i
             suoi metodi anche al di fuori della regione di origine, secondo il noto insegna-
             mento di Giovanni Falcone .
                                       (42)
                  Di conseguenza essa diventa soprattutto un agente di trasformazione sociale
             in grado di modificare il sistema di relazioni dell’ambiente in cui agisce, pri-
             mariamente attraverso l’impiego del metodo mafioso, fatto di attentati esplo-
             sivi, di incendi nei cantieri e di altre pratiche intimidatorie tipiche dell’orga-
             nizzazione .
                       (43)
                  In proposito è sufficiente ricordare i numerosi episodi incendiari registrati
             nella provincia di Reggio Emilia per comprendere come queste osservazioni
             teoriche abbiano trovato anche in questo caso puntuale conferma sul piano
             empirico .
                     (44)



             5. Gli anticorpi alla prova


                  Lo scenario che è stato fin qui ricostruito, con il sistema di alleanze e rela-
             zioni pericolose che mette in luce, propone un problema classico per gli analisti
             (41) - Nando DALLA CHIESA, Passaggio a Nord. La colonizzazione mafiosa, Edizioni Gruppo Abele,
                  Torino, 2016, pag. 130.
             (42) - Giovanni FALCONE, Cose di Cosa Nostra, Rizzoli, Milano, 1991 (con Marcelle Padovani).
             (43) - Ibidem, pag. 131.
             (44) - Non esiste una stima reale dei numerosi incendi riconducibili all’operato della cosca Dragone
                  e poi Grande Aracri che, dagli anni Novanta, sono divampati nella provincia di Reggio Emilia.
                  L’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta “Aemilia” riporta i dati relativi al periodo 2010-
                  2012 in cui nella Regione sono stati segnalati 97 episodi intimidatori (incendi, danneggiamen-
                  ti…) in danno di privati e 15 in danno di esponenti politici e magistrati. Per un approfondi-
                  mento si rimanda a Tribunale di Bologna, ordinanza di custodia cautelare in carcere nei con-
                  fronti di Aiello Giuseppe+202, Gip Alberto Ziroldi, 15 gennaio 2015, pag. 1.095.

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