Page 18 - Rassegna 2017-3
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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Ancora,  si  pensi  al  cantiere  dell’alta  velocità  di  Reggio  Emilia,  su  cui,
               secondo testimonianze privilegiate, si sarebbero concentrati gli interessi di alcu-
               ne imprese calabresi giunte direttamente da Cutro per accaparrarsi i lavori in
               subappalto insieme a ditte “amiche” già attive nel settore edile reggiano .
                                                                                     (26)
                    I fenomeni migratori, nelle loro diverse forme e commistioni, come anti-
               cipato, non possono essere considerati, in sé, una causa diretta del fenomeno
               mafioso. Certo contribuiscono però storicamente a produrre un quadro com-
               plesso di azioni e reazioni che possono alimentarlo.
                    L’istituto del soggiorno obbligato. Un secondo fattore in grado di agevolare la
               diffusione del fenomeno mafioso in aree non tradizionali è rappresentato, come
               noto,  dal  massiccio  flusso  di  soggiornanti  obbligati  inviati  dallo  Stato  nelle
               diverse regioni italiane. In Emilia-Romagna, sono state oltre 2.300 le presenze
               di questo tipo, secondo i dati forniti dalla Direzione Investigativa Antimafia. Di
               queste, 1.257 sono coloro che provenivano dalle Regioni meridionali conside-
               rate “a rischio”: il 39% dalla Sicilia, il 29% dalla Campania, il 27% dalla Calabria
               e il 5% dalla Puglia . Nei decenni Sessanta e Settanta importanti esponenti
                                   (27)
               mafiosi sono dunque giunti in Emilia in applicazione di questa misura ristrettiva
               di prevenzione. Nel comune bolognese di Castel Guelfo, solo per fare un esem-
               pio, è stato inviato Procopio di Maggio, capo mandamento di Cinisi e allora
               componente della commissione provinciale di Cosa nostra per volere dei cor-
               leonesi di Totò Riina . Nella provincia di Reggio Emilia, invece, hanno risie-
                                    (28)
               duto 254 soggiornanti obbligati, dei quali non è possibile risalire alla regione e
               al comune di origine. Un numero limitato rispetto alle aree di Bologna, Modena
               o Parma, in cui i soggiornanti obbligati hanno superato di gran lunga le 300
               unità per provincia . In questo vasto ma parziale campione, rientra per l’ap-
                                  (29)
               punto il già citato Antonio Dragone.


               (26) - Dato raccolto durante l’intervista all’ex presidente della Camera di Commercio di Reggio
                    Emilia, 8 marzo 2017, Reggio Emilia.
               (27) - Enzo CICONTE, Mafia, camorra e ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, Panozzo Editore, Rimini, 1998,
                    pag. 29.
               (28) - Enzo CICONTE, Mafia, camorra e ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, Panozzo Editore, Rimini, 1998,
                    pag. 30.
               (29) - Ibidem, pagg. 28-29.

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