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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
a) c’è, innanzitutto, un flusso massiccio composto da migranti in cerca di
lavoro che produce un progressivo ma consistente calo della popolazione nei
Comuni di origine . La prima ondata proveniente da Cutro si registra tra il
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1963 e il 1965. I primi migranti si recano inizialmente nelle città di Milano e
Torino. Solo qualche anno dopo, dal 1966, si incomincia a notare una presenza
significativa di cutresi a Reggio Emilia; presenza che negli anni si fa sempre più
numerosa, dapprima nel capoluogo e via via anche nei Comuni della
Provincia . Ma perché proprio Reggio Emilia? Secondo il demografo Pietro
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Pattacini, la spinta migratoria verso la città emiliana avrebbe le sue origini nel-
l’iniziativa di alcuni giovani cutresi che, negli anni Cinquanta, dopo aver conclu-
so il servizio militare nella provincia reggiana, trovarono lavoro con facilità,
richiamando un gran numero di compaesani . Secondo le testimonianze rac-
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colte dal sociologo Vittorio Mete, invece, il primo nucleo di migranti cutresi che
si sono stabiliti a Reggio Emilia era formato da cinque o sei muratori origina-
riamente emigrati a Treviglio, in provincia di Bergamo . La florida e accoglien-
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te economia reggiana ha rappresentato in ogni caso un indubbio fattore di attra-
zione per i migranti in cerca di nuove opportunità occupazionali. E la forte
richiesta di forza lavoro nel settore delle costruzioni ha trovato negli immigrati
cutresi una domanda specializzata. Con la fine del latifondo, infatti, a Cutro così
come negli altri comuni del crotonese i numerosi braccianti espropriati delle
rispettive terre trovarono lavoro come muratori, sviluppando una particolare
competenza in campo edilizio riconosciuta anche sul mercato delle costruzioni
emiliano, dagli anni Sessanta in forte ascesa ;
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b) accanto ai movimenti migratori di natura specificatamente economica,
si affianca un flusso minoritario, ma continuativo, di matrice criminale che
(17) - Ibidem.
(18) - Pietro PATTACINI, La comunità di Cutro a Reggio Emilia. Movimenti migratori interni italiani, LA
NUOVA TIPOLITO, Felina, 2009.
(19) - Romano PESAVENTO, Cutro-Reggio Emilia: una lunga strada lunga più di 1.000 chilometri. Sogni e spe-
ranze vissute tra il Sud e il Nord d’Italia. Gli emigrati cutresi, in ALTROVE, n. 6, giugno-dicembre 2011.
(20) - Vittorio METE, Origine ed evoluzione di un insediamento “tradizionale”. La ‘ndrangheta a Reggio
Emilia, in Rocco SCIARRONE, (a cura di), Mafie del Nord. Strategie criminali e contesti locali,
Donzelli, Roma, 2014, pag. 265.
(21) - Ibidem, pag. 266.
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