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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Alla luce di questi tratti distintivi “esemplari” la ricerca su Reggio Emilia
               può essere fatta rientrare nell’area in crescita degli studi di comunità, ovvero in
               quel ricco filone di studi che, astenendosi dalla teorie prefabbricate, cerca di
               ricostruire per un periodo sufficientemente lungo le concrete forme di insedia-
               mento e di radicamento delle organizzazioni mafiose in determinati contesti
               urbani o rurali, e di definirne sul campo le pratiche economiche e politiche,
               nonché le modalità di condizionamento culturale dell’ambiente circostante .
                                                                                        (6)



               2.  Dai  Dragone  ai  Grande  Aracri.  Breve  excursus sulla  storia  della
                  ‘ndrangheta in Emilia (dagli anni ottanta a oggi)


                    La ‘ndrangheta a Reggio Emilia, dunque. Abbracciando più di tre decenni
               di storia locale, essa può essere considerata a tutti gli effetti una presenza tradi-
               zionale sul territorio .
                                   (7)
                    Una  presenza  che,  come  vedremo  nei  paragrafi  successivi,  ha  saputo
               imporsi  progressivamente  all’interno  di  settori  cruciali  della  vita  economica,
               sociale e politica emiliana, anche attraverso sanguinose lotte intestine.
                    Si è soliti datare le origini della vicenda al 1982, anno dell’invio al soggior-
               no  obbligato  del  boss  Antonio  Dragone  nel  piccolo  comune  di  Quattro
               Castella  (RE).  Formalmente  custode  di  una  scuola  elementare,  Dragone  è
               all’epoca a capo della cosca operante nel comune di Cutro, capobastone del-
               l’omonima locale di ‘ndrangheta.


               (6) - Si tratta di un filone di grande fecondità. Il suo antesignano può forse essere considerata la
                   ricerca di Anton BLOK, La mafia di un villaggio siciliano (1860-1960), Einaudi, Torino, 1986, ora
                   Edizioni di Comunità, Torino, 2000. Più recentemente si segnalano i capitoli su Bardonecchia
                   e Verona di Federico VARESE, Mafie in movimento, Einaudi, 2011, la monografia di Nando DALLA
                   CHIESA e Martina PANZARASA, Buccinasco. La ‘ndrangheta al Nord, Einaudi, 2012, e il libro collet-
                   taneo curato da Rocco SCIARRONE, Mafie del Nord, Donzelli, Roma, 2014. Si rinvia poi alle
                   molte tesi di laurea ispirate a questo approccio svolte presso la Facoltà di Scienze Politiche
                   dell’Università degli Studi di Milano (vedi un elenco quasi esaustivo in Nando DALLA CHIESA,
                   Passaggio a Nord, cit., pagg. 58 e 59).
               (7) - Vittorio METE, Origine ed evoluzione di un insediamento “tradizionale”. La ‘ndrangheta a Reggio Emilia,
                   in R. SCIARRONE, (a cura di), Mafie del Nord. Strategie criminali e contesti locali, Donzelli, Roma,
                   2014, pag. 261.

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