Page 11 - Rassegna 2017-3
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LA ‘NDRANGHETA A REGGIO EMILIA. UN CASO DI CONQUISTA DAL BASSO
usare gli strumenti delle scienze sociali per offrire una rigorosa ricostruzione
delle forme e delle cause della presenza mafiosa nell’area reggiana. Essa si è
svolta in un periodo di quattro mesi nell’inverno-primavera del 2016, al termine
del quale i risultati ottenuti sono stati prima pubblicamente proposti alla città in
un apposito convegno , poi rielaborati e proposti in una logica comparativa
(3)
con altri contesti, generando convegni e seminari, e producendo per questa via
nuovi sviluppi.
Attualmente il gruppo di ricerca è dunque impegnato in una nuova fase
(4)
di ricognizione della vicenda contigua e anch’essa esemplare di Brescello, il
comune reggiano sciolto per mafia nel 2016.
Il terzo aspetto sotto cui la ricerca può essere considerata esemplare è
l’importanza che vi assumono i “segni” prima ancora che i dati quantitativi e gli
atti giudiziari. Allo studioso di mafia infatti non sfugge (diciamo che non
dovrebbe sfuggire) l’importanza di fatti simbolici rivelatori dell’essenza delle
cose, avendo egli sviluppato quella capacità di intuizione che esprime (sicuramen-
te esprime nella filosofia della conoscenza di Spinoza) la forma più alta di com-
prensione.
Una determinata prassi nella competizione elettorale, un determinato lin-
guaggio di un amministratore locale, una certa forma di omertà circa la presen-
za dei clan sono in grado da soli, nel loro insieme, di comunicare la qualità del
fenomeno. È stato d’altronde per questo che il gruppo di ricerca che ha lavora-
to sul caso di Reggio Emilia, nell’ambito del suo primo rapporto per la
Presidenza della Commissione parlamentare antimafia sulle regioni settentrio-
nali aveva assegnato un elevato indice di presenza mafiosa alla provincia di
Reggio Emilia (2, andando da un massimo di 1 a un minimo di 5) prima ancora
che si aprisse il processo Aemilia e che si avesse sul caso reggiano una larga
messe di informazioni giudiziarie .
(5)
(3) - “Costruiamo il futuro. Economia, comunità lavoro. Uniti nella legalità”, Reggio Emilia, 27
aprile 2017, a cura di Legacoop Emilia Ovest, Istituto Alcide Cervi, Libera.
(4) - Il gruppo di ricerca è espressione di CROSS, Osservatorio sulla criminalità organizzata
dell’Università degli Studi di Milano.
(5) - CROSS, Osservatorio sulla criminalità organizzata, Primo rapporto sulle aree settentrionali per la
Presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafioso (sulla diffusione territoriale
del fenomeno mafioso), 2014.
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