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LA ‘NDRANGHETA A REGGIO EMILIA. UN CASO DI CONQUISTA DAL BASSO



                    Le tappe fondamentali del processo di espansione della ‘ndrangheta In Emilia
             1982                  Invio del boss Antonio Dragone al soggiorno obbligato nella provincia di Reggio Emilia

             1983                  Arresto di Antonio Dragone
             1983-1993             Periodo di reggenza di Raffaele Dragone (nipote del boss Antonio Dragone)

             1999                  Uccisione di Raffaele Dragone (figlio del boss Antonio Dragone)

             Metà anni ’90-inizi anni 2000 Ascesa della famiglia Grande Aracri (in guerra con la soccombente famiglia Dragone)
             2001                  Arresto di Nicolino Grande Aracri

             Prima metà anni 2000  Uccisione del vecchio boss Antonio Dragone, egemonia della famiglia Grande Aracri



             3. Da Cutro a Reggio Emilia. Movimenti migratori e soggiorni obbligati


                  Se queste sono in breve le tappe fondamentali del processo espansivo della
             ‘ndrangheta in Emilia, cerchiamo ora di comprendere le origini della nascita della
             comunità cutrese e il successivo sviluppo di una minoritaria comunità mafiosa a
             Reggio Emilia e nelle aree confinanti. Occorre dunque concentrarsi sui movimenti
             migratori provenienti dalla Calabria e sugli spostamenti coatti di soggetti inviati
             dalle autorità statali al soggiorno obbligato nella provincia reggiana. Si tratta di due
             fenomeni che, sebbene non possano essere considerati come cause dirette della
             presenza mafiosa nella provincia emiliana, hanno però concorso a creare un forte
             legame di natura sociale, economica, politica, ma talora anche criminale tra aree
             circoscritte della provincia di Crotone e quelle qui citate di Reggio Emilia.
                  I movimenti migratori. Come ricordato in altri studi, i flussi migratori rientra-
             no tra i caratteri di sfondo del fenomeno mafioso e della sua strutturazione in
             territori non tradizionali . A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta,
                                    (16)
             Reggio Emilia diviene la meta principale per i migranti provenienti dalla pro-
             vincia di Crotone, in particolare da Cutro e da Isola Capo Rizzuto. Giungono
             nella provincia reggiana flussi diversificati, spinti per lo più da ragioni economi-
             che e, solo in minima parte, da obiettivi criminali:

             (16) - Nando DALLA CHIESA, Passaggio a Nord. La colonizzazione mafiosa, Edizioni Gruppo Abele,
                  Torino, 2016, pag. 60.

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